
Lotta all’abuso di alcolici: "Su 1611 test nei week-end a Marina il 60 per cento superava lo 0,50"
Su 1611 test per la verifica del tasso alcolemico, effettuati a Marina nei sabati notte dei due mesi di luglio e agosto, dal personale del Nucleo volontari dell’Associazione nazionale carabinieri, è emerso che il 60 per cento superava il limite consentito dal codice della strada, ovvero lo 0,50. Quasi i due terzi di questi avevano età fra i 25 e i 54 anni e la maggior frequenza (68 per cento) del superamento del limite è stata accertata fra l’una e le due di notte. E’ una sintesi dell’enorme mole di dati statistici che emergono dall’analitica relazione dei servizi, resa nota dall’Associazione di cui è presidente Isidoro Mimmi. "Un’ attività che rientra a pieno titolo nella nostra finalità che è quella di sensibilizzare i cittadini a ogni livello, dalle scuole superiori alla strada, al binomio cultura e sicurezza nel più ampio progetto di riqualificazione socio-culturale nell’ambito della sicurezza urbana" evidenzia Mimmi, il quale spiega come la campagna estiva di sensibilizzazione all’uso "moderato e consapevole" delle bevande alcoliche sia stata avviata "in linea con il piano di sicurezza messo in campo dal Prefetto per arginare le frange della ‘malamovida’ notturna sui lidi ravennati" e si sia avvalsa "delle conoscenze del nostro volontario e ricercatore scientifico Benito Righetti e delle competenze, nell’ambito delle dipendenze patologiche del Sert, del medico Giovanni Greco". Il servizio è stato svolto ogni sabato da mezzanotte alle 3,30 da 4 pattuglie di volontari fra Riva Verde e il molo Dalmazia con una postazione fissa caratterizzata da un grande cartello con riprodotto il titolo dell’operazione ‘Non perderti in un bicchiere, guida con sicurezza’. Qui i volontari illustravano la finalità dell’iniziativa e chiedevano alle persone di ogni età di sottoporsi al test ‘alcol blow’, uno strumento che evidenzia, con un verde o un rosso, se si è sforato nell’assunzione di alcol. A fronte del rosso, gli interessati venivano invitati a non mettersi subito alla guida. L’interesse per l’iniziativa è documentato non solo dal numero elevato di test effettuati, ma anche dalla disponibilità dei ragazzi e degli adulti, a rispondere a una serie di domande utili per comprendere sempre al meglio il mondo della notte sui lidi. D’altronde è emerso come stia diminuendo fino a 15-14 anni l’età di molti dei minorenni presenti nelle ore notturne, e come si procurino l’alcol: in bazar, nelle rivendite nell’area della stazione ferroviaria, in casa in contenitori mimetizzati o con la complicità di amici maggiorenni. Dalle lunghe interviste è intanto emerso che molti dei giovani già erano incappati in sanzioni per il tasso elevato di alcol alla guida e che per questo, specie coloro che provenivano dalle città emiliane, o avevano optato per l’utilizzo del treno più navetta per arrivare a Marina oppure per l’affitto breve di un appartamento o per l’utilizzo comulativo dell’auto con autista astemio. In relazione alla provenienza degli intervistati è emerso che il 45 % risiedeva nei comuni di Ravenna, Russi o Lugo, il 7 % a Faenza e Forlì, il 32 % a Bologna, il 7 a Imola. L’alta percentuale dei bolognesi testimonia un legame tradizionale fra la loro città e i lidi ravennati: non si può dimenticare che quando si iniziò a costruire Marina Romea si pensava di battezzarla come Bologna Marittima e tale era anche il nome iniziale di Lido di Savio. Dei 1611 intervistati, 162 sono risultati minori di 18 anni; di questi, 103 maschi e 59 femmine. Il numero limitato di ragazze non è dato dalla ridotta loro presenza nelle ore notturne, ma dal ridotto numero che ha accettato l’intervista.
La maggior concentrazione di minorenni si è registrata a Marina Centro fra le 23 e le 2. La suddivisione per fasce orarie dei risultati positivi (superamento del limite dello 0,50 di alcol) vede il 6 % dalle 22 alle 23, il 36,5 dalle 23 alle 24, il 22,3 da mezzanotte all’una, il 17,6 dall’una alle due, il 14,1 dalle 2 alle 3 e il 3,5 fra le 3 e le 4. Per quanto riguarda il sesso, è risultato positivo il 38,8 % dei maschi e il 35,9 delle ragazze. Per quanto concerne gli adulti (da 25 a 54 anni) dalle 24 all’una (orario in cui è stato operato il più alto numero di test, 500) il 44,8 % delle femmine (70) e 63,6 % (219) è risultato positivo; fra l’una e le due, 67,5 % delle femmine (55) e 68 % dei maschi (100). Per quanto riguarda i dati relativi al cuore della notte, l’analisi sottolinea come in diversi casi la concentrazione di alcol nel sangue fosse tale da dover essere necessario l’intervento dell’ambulanza.
Carlo Raggi