
Claudio Casadio in una scena dello spettacolo
Dopo tre anni di repliche che hanno attraversato tutta Italia, ’L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi’, lo spettacolo di graphic novel theatre interpretato da Claudio Casadio (che per questo ruolo ha conquistato il Premio Nazionale Enriquez 2023 come “migliore attore” di Teatro Classico e Contemporaneo), è pronto a tornare in tournée per la quarta stagione consecutiva.
Si parte oggi, o meglio, questa mattina, alle 10.30 al teatro Masini di Faenza (piazza Nenni 3), e sarà la prima delle oltre cinquanta rappresentazioni dello spettacoli previste nel 2025 in tutta Italia.
La pièce, un’opera di drammaturgia originale e contemporanea, è scritta da Francesco Niccolini, diretta da Giuseppe Marini ed è frutto della co-produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori, in collaborazione con Lucca Comics&Games che, nell’ottobre del 2021, ne ospitò la “Prima Nazionale” al Teatro del Giglio di Lucca.
Un solo attore in scena, ma non un monologo. Grazie alla mano dell’illustratore Andrea Bruno, ciò che attende lo spettatore è ben altro: l’interazione continua tra teatro e fumetto, animato da Imaginarium Creative Studio. Le musiche originali sono firmate da Paolo Coletta.
Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così. Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l’Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e – come se tutto questo non bastasse – la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici. Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un festival per matti nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con un’altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l’Ermes non esista.
Il costo del biglietto è di 7 euro. Per info e prenotazioni: 0546 22464 / ufficiostampa@accademiaperduta.it / www.accademiaperduta.it.