REDAZIONE RAVENNA

L’Omc e il futuro dell’energia: "Ravenna resta per noi centrale, una giornata sarà dedicata al porto"

Dall’8 al 10 aprile il più importante appuntamento del settore. Il presidente Zarri: "Grande spazio all’innovazione"

Dall’8 al 10 aprile il più importante appuntamento del settore. Il presidente Zarri: "Grande spazio all’innovazione"

Dall’8 al 10 aprile il più importante appuntamento del settore. Il presidente Zarri: "Grande spazio all’innovazione"

Dall’8 al 10 aprile il Pala De Andrè di Ravenna ospiterà l’Omc Med Energy, un punto di incontro biennale dedicato all’energia del Mediterraneo, al suo futuro e soprattutto alla sua trasformazione con espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo per un dialogo sulle prospettive della filiera.

E questo proprio mentre a Ravenna sta per partire la sfida delle sfide, con l’entrata in funzione del rigassificatore al largo di Punta Marina. La manifestazione prenderà ufficialmente il via la mattina dell’8 aprile, con Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

La giornata si aprirà con una riflessione sullo scenario energetico. Il dibattito sarà arricchito dal contributo delle grandi imprese dell’industria energetica, con la partecipazione, tra le altre, di Eni, Saipem e Baker Hughes. Questa inoltre è la prima edizione che vede al vertice di Omc Francesca Zarri, dallo scorso giugno nuovo presidente.

Zarri, quali sono i temi chiave di questa edizione?

"L’Omc – spiega Zarri – ha 30 anni di storia, di dialogo fra la riva nord e quella sud del Mediterraneo per un confronto costruttivo sul futuro dell’energia. Questa edizione vuole identificare i pilastri principali della trasformazione del settore".

E quali sono?

"Una transizione energetica che si fondi sull’accesso a un’energia pulita ed economicamente sostenibile, attraverso approvvigionamenti sicuri. E noi svilupperemo queste tematiche".

In che modo?

"Accadrà su due livelli. Uno di esibizione, come una fiera, l’altro livello sarà invece dedicato alle conferenze. Con apertura e ascolto reciproco. Quest’anno abbiamo inserito alcuni elementi come l’innovazione tecnologica, da dove passa la trasformazione dell’energia. E poi il ruolo della finanza per sostenere e alimentare la trasformazione, con grandi corporate, come Eni. Sarà presente tra gli altri anche la Cassa depositi prestiti. Infine, con un approccio pragmatico alla transizione, si parlerà di soluzioni subito disponibili per la decarbonizzazione, come la cattura, il trasporto e lo stoccaggio (Ccs, ndr) della CO2".

Verrà dedicato spazio all’innovazione?

"Certo. Attraverso l’innovazione si abilita la trasformazione e si parlerà di questo a Omc sia a livello di espositori che portano le loro esperienze di frontiera sia con i nostri panel. Poi ci saranno incontri dedicati all’innovazione digitale, start up e rinnovabili e carburanti sostenibili. E poi la parte dell’Innovation Room, con i ragazzi delle superiori e dell’università. Quest’anno avrà un taglio più interattivo, facendo dialogare gli studenti con gli espositori".

Il ruolo di Ravenna resta centrale in Omc?

"C’è una storia che non si può ignorare. Ravenna è un polo di eccellenza energetico a livello europeo ed è stata a lungo capitale dell’energia dell’Italia poi del Mediterraneo, qui grazie a questo sono nate competenze che sono andate in giro per il mondo. Proprio le competenze rappresentano un patrimonio inestimabile che combinato con nuovi progetti possono trasformare il territorio. Cito su tutti l’esempio della CCS, un’iniziativa chiave per raggiungere gli obiettivi climatici e al contempo sostenere la competitività delle attività industriali. Vedo anche la trasformazione del porto di un distretto industriale in qualcosa di diverso che garantisce una continuità nel tempo".

Dedicherete una giornata al porto di Ravenna?

"Sì, è la novità di quest’edizione. Il porto sta diventando un hub a cui fanno riferimento progetti di energie rinnovabili, di rigassificazione, relativi alla digitalizzazione. In questo modo Ravenna si mette al livello dei grandi porti del Mediterraneo come Marsiglia. Qui lavorano società che sono partite dal Mediterraneo e oggi operano a livello internazionale ad esempio nel mare del Nord e nel West Africa".

Qual è il valore aggiunto Omc per Ravenna?

"È un punto di osservazione privilegiato per una realtà che sta cambiando. Ed è anche un luogo di business. Nell’ultima edizione abbiamo contato 400 stand e 14mila visitatori. E per questa edizioni ci attendiamo sicuramente qualche esibitore in più. Attendiamo delegazioni dal Nord Africa e dal Kazakistan e rappresentanti singoli dall’Algeria e dal mondo anglosassone"

Andrea Degidi