REDAZIONE RAVENNA

L’olio da Firenze per Dante. A portarlo la sindaca

Ieri mattina la tradizionale cerimonia nell’annuale della morte del Sommo Poeta. La Commedia rivive col Teatro delle Albe e la lectio magistralis di Cazzullo.

Ieri mattina la tradizionale cerimonia nell’annuale della morte del Sommo Poeta. La Commedia rivive col Teatro delle Albe e la lectio magistralis di Cazzullo.

Ieri mattina la tradizionale cerimonia nell’annuale della morte del Sommo Poeta. La Commedia rivive col Teatro delle Albe e la lectio magistralis di Cazzullo.

La città celebra il Sommo Poeta a 703 anni dalla morte, come da tradizione. La mattinata di ieri, tra letture e gesti carichi di significato, è stata tutta dedicata a Dante Alighieri. La giornata è iniziata con la lectio magistralis di Aldo Cazzullo al teatro Alighieri. Le celebrazioni sono poi proseguite alla Tomba del Poeta, con l’incursione nell’itinerario della Divina Commedia di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, che hanno reso vive alcune delle terzine di Dante grazie al progetto del teatro delle Albe che coinvolge cittadini e cittadine di Ravenna. Dopo la messa a San Francesco si è svolto uno dei momenti più attesi: la cerimonia dell’olio, una tradizione che sancisce l’amicizia tra la nostra città e Firenze. A offrire l’olio alla lampada votiva che arde ininterrottamente nel sepolcro dal 1908 quest’anno è stata la sindaca stessa, Sara Funaro, accompagnata dal suo predecessore Dario Nardella. Quella di ieri mattina non era la prima cerimonia dell’olio per Funaro, che era già venuta nel 2015, quando era assessora di Firenze, a rappresentare il Comune del capoluogo toscano.