La meta si avvicina e il progetto dello studentato universitario in viale Farini, angolo con via Carducci, sta per diventare realtà. "Siamo entrati in una fase pienamente operativa - spiega Mirella Falconi Mazzotti, presidente di Fondazione Flaminia - perché a luglio abbiamo avuto la conferma ufficiale del cofinanziamento ministeriale, entro il 3 maggio presenteremo il progetto esecutivo e il piano di sostenibilità economica dell’immobile al Ministero, a quel punto, messi a punto i dettagli burocratici e pubblicati i bandi per l’affidamento dei lavori, si può ipotizzare di partire con il cantiere all’inizio del 2023. Una volta avviati i lavori si prevede che siano conclusi entro un anno e mezzo. Quindi al massimo entro metà del 2024".
Il progetto, partito nel 2017, sta dunque per arrivare al traguardo con le stesse caratteristiche con cui era stato presentato in origine. "Certo - prosegue la presidente di Flaminia - ci sarà qualche aggiustamento, ma sono confermati i 112 posti annunciati sin dal primo momento. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto grazie alla collaborazione con il Comune e Ravenna Holding. Inoltre grazie ad un accordo con la Camera di commercio sarà possibile realizzare una palestra che, nata per gli studenti universitari, sarà a disposizione dell’intera città".
Il costo complessivo per la realizzazione dello studentato è di circa 7 milioni di euro, di questi 3 milioni e 600.000 euro finanziati dal Ministero e i restanti dalla Fondazione Flaminia assieme a Ravenna Holding. L’immobile è di proprietà di Ravenna Holding ma Flaminia ne ha ottenuto il diritto di superficie. Attualmente l’edificio, quasi di fronte alla stazione ferroviaria, ospita uffici comunali che nei prossimi mesi saranno trasferiti nella nuova sede di via Berlinguer.
Il progetto dello studentato era stato presentato al Ministero nel 2017 da Fondazione Flaminia ed era stato accettato posizionandosi al 70° posto della graduatoria nazionale con riserva di successivo finanziamento. Ora è arrivato l’ok da Roma per i contributi.
L’edificio, di cinque piani più l’interrato, ha una superficie di circa 4mila metri quadrati. I 112 posti previsti saranno suddivisi in una decina di minialloggi, la maggior parte delle camere sarà da due, ma sono previste anche alcune singole. Ci saranno inoltre spazi collettivi a cui potranno accedere anche studenti che non vivono nella struttura. Con questa ristrutturazione il palazzo si prepara a vivere la sua terza vita: nato come scuola pubblica, ha ospitato in seguito e ospita tuttora uffici comunali, presto diventerà alloggio universitario e punto di riferimento degli iscritti alle facoltà ravennati.
La riqualificazione dell’immobile e l’uso a cui verrà destinato oltre a completare l’offerta del campus universitario ravennate, si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione dell’intera area, a poche decine di metri da piazza del Popolo e quindi dal cuore della città.
Annamaria Corrado