Le prime a scendere sono state due donne, una delle quali con in braccio il suo bimbo di appena un mese. È approdata ieri mattina, poco dopo le 9 a Marina di Ravenna, la Ocean Viking, nave della SOS Méditerranée con a bordo 162 persone salvata nel Mediterraneo. Ad accoglierli una banchina avvolta dalla nebbia, di quelle che non si vedevano da anni. I primi a salire sulla nave sono stati i medici del Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) per i controlli iniziali. "Il primo soccorso – ha spiegato l’equipaggio – è avvenuto cinque giorni fa, a 870 miglia, quindi 1.611 km da Ravenna. La vergognosa prassi dei porti lontani aumenta le sofferenze dei naufraghi e ne viola i diritti". E ha aggiunto: "Mentre procedevamo verso Ravenna siamo stati allertati di numerosi casi di soccorso e abbiamo avvistato una barca capovolta. Salperemo verso sud il prima possibile, ma ci vorranno almeno quattro giorni prima di poter soccorrere". Dopo le due donne con il neonato, trasportate in ambulanza in ospedale per ulteriori accertamenti, sono scesi i minori non accompagnati e alcune donne, poi tutti gli altri, comprese molte famiglie. Sulla banchina, a partecipare attivamente alle azioni di sbarco, c’erano il prefetto, Raffaele Ricciardi, gli assessori comunali Gianandrea Baroncini e Federica Moschini, e quello regionale Giovanni Paglia. Le visite mediche e gli adempimenti di polizia si sono svolti, come di consueto, al Pala De André. Delle 163 persone a bordo 21 sono minori stranieri non accompagnati, 33 minori facenti parte di nuclei familiari e 109 adulti, di cui 9 donne singole, un neonato e una donna incinta.Per la maggioranza si tratta di afghani (90), iraniani (32), siriani (25), gambiani (9). Ci sono anche cittadini uzbeki, pakistani e burkinabé. Solo una piccola parte rimarrà qui, gli altri verranno trasferiri in Veneto, Liguria ed Emilia.
CronacaLo sbarco della Ocean Viking. A bordo 162 migranti e un neonato di un mese