"Lo chiamerò Lorenzo". L’ultimo saluto a Cubello

Ieri si è celebrato il funerale dell’operaio morto per l’esplosione alla Toyota. La compagna Paola, incinta, darà al figlio il nome del padre: "Grazie di tutto".

"Lo chiamerò Lorenzo". L’ultimo saluto a Cubello

Ieri si è celebrato il funerale dell’operaio morto per l’esplosione alla Toyota. La compagna Paola, incinta, darà al figlio il nome del padre: "Grazie di tutto".

Lorenzo. Si chiamerà con questo nome il figlio di Lorenzo Cubello, 37 anni, l’operaio morto nell’esplosione della fabbrica della Toyota a Bologna. Cubello era di Anzola ma era residente, con la compagna Paola Pauwlikowicz, a Russi. E la compagna, che ha già un figlio da una precedente relazione, sta aspettando un bambino. Il nome del futuro nascituro lo ha detto la stessa Paola a margine del funerale che si è tenuto ieri pomeriggio ad Anzola, nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo. Rito funebre, concelebrato dal parroco don Graziano Pasini, a cui hanno partecipato almeno trecento persone che hanno gremito l’interno della chiesa e gli spazi circostanti. Al funerale erano presenti i genitori di Lorenzo, Domenico (carabiniere in congedo) e Antonella Cubello, i fratelli Francesco e Mariasara, i parenti, gli amici i colleghi di lavoro, il sindaco di Anzola Paolo Iovino, quello di Russi (Ravenna) Valentina Palli e l’assessore Anna Lisa Boni per il Comune di Bologna. E poi rappresentati di Confindustria, della Toyota e i carabinieri della stazione di Anzola, di Bologna - Navile, di Castello di Serravalle, di Borgo Panigale e militari dell’Arma in congedo.

"Lorenzo – ha continuato Paola – è entrato nella mia vita nel 2021 e non vedeva l’ora di veder nascere suo figlio. Ed è entrato nella mia vita con la sua allegria, con la sua dolcezza, con il suo senso di protezione. Con lui, posso dire di aver iniziato a vivere di nuovo. Con lui ho viaggiato, ho sognato, abbiamo superato ostacoli. E la distanza di 80 chilometri che inizialmente ci superava non ci ha scoraggiato". "Lorenzo amava il mare – continua Paola – ed il suo sogno di vivere al mare l’abbiamo realizzato insieme. E lui si alzava presto tutta la settimana per andare a lavorare a Bologna. Sacrificandosi per noi per la famiglia. Grazie Lorenzo per esserti preso cura di mio figlio. Grazie Lorenzo perché mi hai migliorato come persona, sono stata la tua principessa. Grazie per avermi donato questo bimbo che chiamerò Lorenzo".

Intanto, è stata aperta una raccolta fondi, con il supporto del Comune di Russi, per aiutare la compagna Paola ad affrontare le spese, e aiutarla per l’imminente nascita del loro bambino. È possibile effettuare una donazione tramite il link https://gofund.me/acdedc03