
Il 77enne ha spruzzato negli occhi del 50enne uno spray al peperoncino, poi la fuga (repertorio)
Faenza (Ravenna), 8 marzo 2024 – Se metto mano allo spray al peperoncino per risolvere una insidiosa lite stradale, commetto un reato? Certo, dipende da caso a caso. La risposta è ’nì’ guardando ad esempio l’esito del processo per lesioni aggravate (dall’uso di sostanze corrosive) a carico di un automobilista 77enne faentino: martedì scorso è stato assolto dal giudice Antonella Guidomei pur a fronte di una richiesta di condanna della procura a sei mesi.
L’assoluzione è stata però pronunciata con la formula del 131-bis: il fatto c’è ma è di particolare tenuità. Del resto che il fatto fosse stato commesso era nero su bianco: 7 giorni di prognosi refertati in pronto soccorso per via di una congiuntivite bilaterale che aveva interessato il contendente, un 50enne di origine straniera residente a Faenza il quale non si è costituito parte civile. Toccherà aspettare le motivazioni per capire.
Al momento è però possibile perlomeno rifarsi a quanto sostenuto in arringa dalla difesa - avvocati Giorgia Toschi e Samuele De Luca -: ovvero in buona sostanza che quanto accaduto andava letto anche alla luce della condotta spericolata e fraintendibile del 50enne: ciò aveva indotto in errore il 77enne alimentando la sensazione di doversi difendere da un’aggressione ricorrendo a una legittima difesa con quello spray che lui teneva con sé perché, amante delle passeggiate in collina, poteva essergli utile in caso di aggressioni di cani randagi.
L’incontro-scontro risale al 15 gennaio 2022. Secondo quanto poi riferito dal 50enne davanti ai carabinieri della stazione manfreda, quella mattina in via Emilia Ponente era stato improvvisamente sorpassato a tutta velocità da una vettura la quale lo aveva costretto a una repentina manovra a destra. Dopo la rotonda lui sul rettilineo aveva a sua volta sorpassato notando però che l’altro automobilista gli aveva fatto il gesto del dito medio alzato. E così aveva messo le quattro frecce e si era fermato. L’altro si era a sua volta fermato dietro di lui; il 50enne lo aveva avvicinato e gli aveva detto: "Ti sembra il modo di sorpassare?". Anche l’altro allora era sceso e, con fare descritto come minaccioso, aveva tirato fuori dal giubbotto lo spray e glielo aveva spruzzato in faccia prima di andarsene. Lui aveva però fatto in tempo a immortalare la targa con il cellulare; quindi era andato in ospedale e poi a fare denuncia.
Il 77enne , rintracciato proprio grazie alla foto della targa, aveva a sua volta sostenuto che quella mattina davanti a lui viaggiava un suv ai 30 orari: così lo aveva sorpassato velocemente ma l’altro autista aveva preso a suonare il clacson sorpassandolo a sua volta per poi procedere a zig zag per impedirgli di passare. Quindi, a una decina di metri dalla rotonda, si era sistemato di traverso bloccando sia lui che il traffico; a quel punto l’altro era sceso e gli era andato incontro: d’impulso, temendo per la sua incolumità, aveva così tirato fuori lo spray e glielo aveva spruzzato in faccia. Prima di allontanarsi, aveva fatto in tempo a vedere l’altro tornare all’auto e scattare alcune foto con il cellulare.