‘Racconti ravennati’ è l’evocativo nome scelto per l’opera collettiva in mosaico voluta per rendere omaggio a Linea Rosa, in occasione dei primi trent’anni di attività. Un tributo a tutte le donne che diventerà anche simbolo di rinascita urbana, perché collocata all’interno di un luogo speciale: il nuovo parco dell’ex caserma Dante Alighieri che sarà pronto in estate. "Un inizio importante per il nuovo parco – afferma il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – che, coerentemente con il monumento, sarà intitolato a una donna, Francesca Da Polenta, anima dantesca di grandezza straordinaria, vittima di femminicidio. Sarà un modo anche per restituirle il cognome, visto che è sempre stata ricordata come Francesca da Rimini".
L’installazione, finanziata dal Comune, sarà composta da 225 moduli in mosaico ispirati ai festoni che ornano due arcate del mausoleo di Galla Placidia, denominati coroncine, proprio perché ricordano delle piccole corone. "L’idea è maturata durante il lockdown – racconta la mosaicista Anna Finelli, in arte Annafietta, a nome del collettivo di artiste socie Cna – ed è in linea con il progetto ‘I fiori di Ravenna, città amica delle donne’ voluto sempre per dire no alla violenza di genere. In tal caso, l’opera consisterà in un quadrangolo che ospiterà 225 mattoncini numerati in pietra refrattaria decorati con fiori di tutti i colori, in grado di rappresentare la diversa personalità delle artiste e la multiformità delle donne. Il grande prato fiorito appeso al muto dell’ex Olivetti diventerà punto di ritrovo di persone ed eventi, nonché meta di percorsi".
Con questo progetto, le mosaiciste ravennati hanno partecipato alla prima edizione del premio ‘Tina Anselmi’, indetto dal Comune di Ravenna, classificandosi prime nella relativa categoria. I 4mila euro vinti sono stati interamente devoluti allo sviluppo dell’iniziativa. "L’opera – commenta il presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara – sintetizza e racconta il nostro lavoro di questi anni, fatto di tanti sacrifici e grandi successi. Una dedica importante, per noi motivo di orgoglio e nuova linfa per il futuro, destinata a restare nel tempo e non a scomparire come può capitare con una foto o un evento".
Fondata da una trentina di donne nel 1991, l’associazione è cresciuta nel tempo diventando da centro di ascolto telefonico e sostegno a centro di accoglienza, con l’apertura poi di Case Rifugio che oggi sono 5 (3 a Ravenna e 2 a Cervia). Sono oltre 7.500 le donne che hanno chiesto aiuto, vittime nel 90 per cento dei casi di violenza da parte del partner o ex partner. Sette le donne uccise per mano di un uomo. Oggi, in piazzetta Serra che ospita un monumento a loro dedicato, sarà inaugurato un nuovo leggio e ricordata l’infermiera Simona Adela Andro, nel settimo anniversario della sua morte.
Roberta Bezzi