Linea Ravenna-Bologna: "Tra le peggiori d’Italia. Un treno su 5 in ritardo e il 10% soppresso"

Il report ’Pendolaria’ di Legambiente: "Maglia nera in Emilia-Romagna,. Puntualità attorno all’80%, il target in regione dovrebbe superare il 90%". Disagi per i pendolari anche martedì a causa di una serie di guasti. .

Linea Ravenna-Bologna: "Tra le peggiori d’Italia. Un treno su 5 in ritardo e il 10% soppresso"

Linea Ravenna-Bologna: "Tra le peggiori d’Italia. Un treno su 5 in ritardo e il 10% soppresso"

Un triste primato: la linea ferroviaria dell’Emilia-Romagna con più disagi per gli utenti. Maglia nera per la Bologna-Ravenna nel report di ’Pendolaria’, presentato ieri da Legambiente, dove il collegamento tra la nostra città e il capoluogo di regione è stato inserito quest’anno tra le linee peggiori d’Italia. "Tra gennaio e giugno 2023 circa un treno su cinque sulla tratta Bologna-Rimini via Ravenna ha avuto ritardi – scrive Legambiente in una nota –, mentre il 10% dei treni è stato soppresso. Anche escludendo i dati di maggio e giugno 2023, in cui il tratto è stato interrotto a causa dell’alluvione, la puntualità rimane invariata attorno all’80%, mentre il target regionale dovrebbe essere superiore al 90% e, in rapporto al numero di passeggeri trasportati, la direttrice Ravenna-Bologna è senza dubbio quella che apporta maggiori disagi al maggior numero di persone".

Siamo, insomma, la pecora nera in una regione virtuosa: l’Emilia-Romagna è quella con i treni più nuovi (l’età media è 9,1 anni, dopo di noi c’è la Liguria con 9,9, il peggiore è il Molise con 22,3) ed è quinta per numero di corse totali (822). In un panorama complessivamente poco edificante, la nostra regione si pone insomma in una situazione migliore rispetto alla maggior parte della penisola. Eppure la Ravenna Bologna "manifesta spesso ritardi, anche importanti – si legge nel report –, e non mancano cancellazioni e sostituzioni di treni per guasti lungo le varie stazioni della linea. Anche il sovraffollamento dei convogli durante la settimana è uno dei problemi lamentati dai pendolari della linea". Inoltre tra Ravenna e Bologna "si viaggia su una linea con tecnologia vetusta – prosegue il report –, intasata di convogli merci e con guasti quotidiani". Pendolaria, che è stato realizzato nell’ambito della campagna ’Clean cities’ (’Città pulite’, ndr) per raccontare i nodi irrisolti dei trasporti nel nostro Paese e il divario del servizio ferroviario tra nord e sud, indica la Ravenna-Bologna settima tra le 11 linee peggiori d’Italia: dalla prima all’ultima troviamo la Roma-lido e Roma nord-Viterbo, le ex linee Circumvesuviane, la Catania-Caltagirone-Gela, la Milano-Mortara, la ferrovia Jonica, la Genova-Acqui-Asti, la Ravenna-Bologna, la Verona-Rovigo, la Bari-Trani-Barletta, la Torino-Pinerolo-Torre Pellice e la Grosseto-Siena.

A questo proposito disagi sulla linea Ravenna-Bologna (e anche sulla Ravenna-Rimini, successivamente) si sono verificati anche martedì a causa di una serie di guasti: utenti a piedi, ritardi e autobus sostitutivi (ma solo per chi si trovava nelle stazioni intermedie tra Ravenna e Bologna e non per chi partiva da Ravenna). Un pomeriggio di passione per i pendolari, insomma: purtroppo non una novità per chi utilizza frequentemente il servizio, come testimoniano i dati e le osservazioni del report ’Pendolaria’.

"In Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico sono un tema del tutto secondario, insieme al Mezzogiorno e ai finanziamenti a oggi insufficienti – scrive ancora Legambiente, in una fotografia del Paese –. Intanto, mentre il numero dei viaggiatori torna a salire, il governo Meloni risponde con tagli e rimodulazioni. Nell’ultima legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre, per la prima volta dal 2017 non sono stati neanche previsti fondi per il trasporto rapido legato a metro, tramvie e filovie, così come per la ciclabilità e la mobilità dolce".