Le scelte di Andrea Corsini: "Non mi candido sindaco a Ravenna. De Pascale ha tutto il mio sostegno"

L’assessore regionale svela le carte: "Resto in politica, ma fare il primo cittadino non è una priorità". L’amministratore rivendica i risultati raggiunti: "Alta Velocità in Romagna, Parco Marittimo e ciclovia Adriatica".

Le scelte di Andrea Corsini: "Non mi candido sindaco a Ravenna. De Pascale ha tutto il mio sostegno"

Le scelte di Andrea Corsini: "Non mi candido sindaco a Ravenna. De Pascale ha tutto il mio sostegno"

Andrea Corsini, assessore regionale con, tra le altre, deleghe a turismo, infrastrutture e mobilità. Mancano circa quattro mesi al voto del 17 e 18 novembre e in prima fila c’è Michele de Pascale, candidato presidente del centrosinistra in Regione. Parte favorito rispetto alla candidata del centrodestra Elena Ugolini?

"Abbiamo un candidato forte che può dare un senso di continuità e innovazione all’azione amministrativa. Si parte favoriti, ma tutte le partite iniziano 0-0. Certo siamo nella condizione di fare un gol in più. Michele è molto conosciuto in Romagna; ha già iniziato a farsi conoscere in Emilia. Mi ha chiesto una mano, cosa che naturalmente farò, mettendogli a disposizione i contatti creati in questi anni di lavoro".

Il suo nome circola come possibile candidato sindaco a Ravenna: quanto c’è di vero?

"Sono molto gratificato di questo, sto facendo però riflessioni che mi portano ad altro".

Sempre in politica?

"Sì, sto valutando una serie di opzioni. Fare il sindaco di Ravenna non è la mia opzione principale".

Tra i papabili candidati c’è anche Alessandro Barattoni, segretario territoriale dem: come lo valuta?

"Ha tutta la mia stima per quanto sta facendo. A parlare per lui sono i risultati ottenuti. Però il Pd ha avviato un percorso per individuare il candidato attraverso un percorso preciso, e quello va seguito".

Che bilancio fa della sua attività in questa anni?

"Parto dalle infrastrutture, con una recente delibera che ha destinato 3 milioni di euro di risorse della Regione - altre sono a carico di Autostrade per l’Italia e Provincia di Ravenna - per il nuovo svincolo a Bagnacavallo fra la A14 e la San Vitale. Poi 1,5 milioni per il Parco delle Dune di Porto Corsini, dove nascerà il terminal crociere: soldi che verranno spesi per la riqualificazione ambientale e naturalistica. Poi il Parco Marittimo, con 5 milioni, l’avvio del quadruplicamento della dorsale adriatica ferroviaria che porterà l’Alta Velocità in Romagna".

Un tema sempre caldo, quello dei trasporti ferroviari.

"Sul quale si può e si deve sempre fare di più. Tornando alle strade sono partiti i lavori del casello autostradale Solarolo-Castel Bolognese e contestuale creazione della quarta corsia autostradale. Aggiungo il finanziamento per il traghetto elettrico che collega Marina di Ravenna e Porto Corsini e il finanziamento della ciclovia Adriatica, il cui tratto ravennate è il più consistente".

Quali sono invece i rimpianti legati a cantieri che non sono partiti?

"Il potenziamento del trasporto ferroviario da Ravenna a Rimini, con l’obiettivo di avere un treno ogni ora. C’è il progetto da 230 milioni, con un primo stralcio da 100, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non lo ha finanziato".

A che punto è la Zls, la Zona Logistica Semplificata?

"Noi l’abbiamo approvata due anni fa, poi alcuni Ministeri ci hanno chiesto integrazioni, che abbiamo fatto. Manca la firma della presidente del consiglio Meloni: non riusciamo a comprendere perché non firmi (ne parliamo anche a pagina 11, ndr)".

Lei è tifoso di calcio. Il neo presidente del Ravenna, Ignazio Cipriani, ha promesso che la squadra arriverà in A: si può fare?

"Il Carpi ha fatto un percorso simile, dalla D alla A. Penso però che per farlo dovrebbe prendere un dirigente come Cristiano Giuntoli. Proviamo intanto ad andare in C".

Luca Bertaccini