L’anno scolastico è iniziato, ma c’è chi al nido non è riuscito a entrare. Sono 189 infatti i bimbi rimasti nella lista d’attesa del Comune. Di questi 106 sono lattanti (dai 3 mesi all’anno di età), 62 semidivezzi (da 1 a 2 anni) e 21 divezzi (da 2 a 3 anni). "Il dato è ’lordo’ – spiega l’assessora all’Infanzia Livia Molducci –, innanzitutto perché è ancora possibile fare domanda, fino al 30 settembre. E poi non sappiamo quanti di questi bambini in realtà abbiano trovato posto in un nido privato: è un controllo che faremo a ottobre, una volta chiuse le liste d’attesa. Probabilmente dopo la ’ripulitura’ ci saranno una quarantina di bimbi in meno".
Da anni Ravenna soffre per la carenza di posti nei nidi. Ne sono stati creati 185 nei privati grazie alle convenzioni, ma non bastano. Ultimamente sono state aperte nuove sezioni là dove è stato possibile ampliare, ma per azzerare le liste d’attesa occorrerà aspettare un paio d’anni, come spiega Molducci: nell’anno scolastico 2026/2027 entreranno infatti in funzione le strutture costruite o ristrutturate grazie ai fondi del Pnrr. "In questi anni abbiamo aumentato le sezioni trasformandone alcune di materna in nido – prosegue l’assessora –. Il primo intervento di questo tipo è stato quello al polo Mani Fiorite, in Darsena, tre anni fa: c’erano già la materna statale e quella comunale e si sentiva la necessità di una sezione di nido in quella zona. Lo stesso è successo a Punta Marina, dove non c’era il nido ma solo la materna, ed essendo calato il numero dei bambini iscritti è stato possibile sfruttare diversamente gli spazi. Quest’anno abbiamo anche aperto una sezione in più di nido a Mezzano, dove sono passate da due a tre, e la nuova si è riempita subito".
La città resta la zona dove la richiesta è maggiore: "E infatti i nidi finanziati dal Pnrr sono tutti qui – aggiunge Molducci –, anche se la domanda è alta dappertutto. Il prossimo anno, se tutto va come deve andare, avremo già a disposizione il nuovo nido in via Canalazzo: lì è stata abbattuta la vecchia materna, mentre la nuova struttura ospiterà 54 bambini. Sono poi in costruzione altri due nidi: il Pavirani, in sostituzione del vecchio che è stato chiuso e abbattuto, e quello in via Fontana. Andremo a regime nel 2026/2027 e a quel punto soddisferemo tutta la domanda".
Dei 189 bambini nelle liste d’attesa (di cui 49 domande arrivate fuori termine, cioè quando il Comune ha riaperto le liste ad agosto) la maggior parte sono lattanti. E non è un caso. "Lì è dove abbiamo il problema più grosso – sottolinea Molducci – perché molti nidi privati non hanno posti per loro. Parliamo di bambini molto piccoli, che per questo richiedono un impegno maggiore in termini di risorse umane. Le nuove strutture saranno in grado di accoglierli".
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