La piazza di Cotignola ha acceso ieri sera le sue lanterne. Non si tratta solo di quelle comuni che tutti più o meno conoscono. Le lanterne di Cotignola sono in parte speciali. Una in particolare, la lanterna Ercolani, è ricavata da una vecchia cisterna utilizzata per contenere il vino che l’associazione Primola ha reinventato, facendola dipingere all’esterno dall’artista Antonio Catalano, inserendo una porta e rendendola luminosa, simile quindi a una stanza. Ed è lì che si compie la magia degli incontri inseriti nel programma di ’Lanterne e trebbo’, tutti dedicati ai personaggi che ogni giorno costruiscono la realtà del paese.
"Abbiamo inaugurato questa idea 2 anni fa – spiega il presidente di Primola, Mario Baldini – e ora sta prendendo piede. In una piazza in cui non succede nulla facciamo succedere qualcosa andando a esplorare ciò che di vivo c’è". A fare compagnia alla cisterna trasformata in stanza ci sono le lanterne, quelle classiche, posizionate ai quattro angoli della piazza, realizzate dalla scuola di Arti e Mestieri, protagonista del primo incontro, organizzato per le 18 del 27 dicembre. "Nella lanterna possono accedere un massimo di 15 persone – continua Baldini –. Le rappresentazioni spesso saranno doppie, alle 18 e alle 19 e coinvolgeranno anche altri luoghi".
Dopo l’apertura, affidata ad Alice Iaquinta della Scuola di Arti e Mestieri che racconterà la storia di ’Ali, luminoso e vero racconto di una maschera", seguirà alle 19 alla ex bottega di Verdiano l’inaugurazione della mostra dal titolo ’Donne creattive’, dedicata alle creazioni del gruppo nato 2 anni fa per promuovere l’arte del lavoro a mano con il filo.
Gli appuntamenti proseguiranno fino al 5 gennaio. Fra gli incontri più attesi quello del 28 e del 31 dicembre. Nel primo, dal titolo ’Il vecchio con la fantasia bambina’, Scherpa, l’84enne di Modigliana divenuto famoso per il video in cui ringrazia gli angeli del fango che lo hanno aiutato, racconterà la storia della sua vita. Il secondo, dedicato all’ultima giornata del 2024, inizierà alle 18 con i ricordi di casa di Gianluigi Fiori, per poi proseguire alle 19 con una simulazione di intelligenza artificiale applicata ai geni cotignolesi che sfoceranno in brindisi e scongiuri per il 2025.
Dal 4 al 6 gennaio gli incontri lasceranno spazio al trebbo organizzato in piazza Vittorio Emanuele. Tre giorni in cui faranno da padroni musica, intrattenimento e cucina romagnola, nei pomeriggi del 4 e 6 gennaio e, a partire dal mattino, nella giornata di domenica.
Monia Savioli