
"Le ho solo urtate non le ho palpeggiate"
Urti occasionali, li ha in buona sostanza definiti. A suo dire tutto è accaduto perché c’era insomma tanta gente: e solo questa circostanza ha favorito i contatti con quelle ragazzine, e non certo la sua volontà di palpeggiarle. Così in sintesi ieri mattina davanti al gip Andrea Galanti in occasione dell’udienza di convalida, si è difeso il muratore ultra-sessantenne disoccupato residente a Imola arrestato venerdì sera a Massa Lombarda da polizia e carabinieri nel corso della Festa del Pargher con l’accusa di avere toccato tre giovanissime della Bassa Romagna (hanno 20, 19 e 14 anni) approfittando della calca (l’uomo deve rispondere di violenza sessuale aggravata in quanto presumibilmente compiuta su minorenne).
Alla luce della versione fornita, il suo legale (l’avvocato Guido Maffuccini sostituito dal collega Domizio Piroddi) ha chiesto per il proprio assistito la remissione in libertà o in subordine l’obbligo di firma. Il pm Marilù Gattelli, titolare del fascicolo, non sembra tuttavia avere creduto alle parole del muratore probabilmente alla luce delle contestate modalità di approccio e soprattutto del numero delle ragazzine coinvolte: e così ha chiesto la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato o in subordine i domiciliari. Il giudice si è per ora riservato la decisione.
A bloccare l’uomo, nell’ambito dei servizi di ordine e sicurezza predisposti dal questore di Ravenna, sono stati i poliziotti del commissariato di Lugo e i carabinieri della locale Stazione dell’Arma. Tutto si è verificato tra le 21 e le 22 quando una prima ragazzina è stata palpeggiata in un momento nel quale la sagra traboccava di avventori. Su due piedi sembrava potesse magari essersi trattato di un urto accidentale legato alle molte persone presenti: ma è poi emerso che il sospettato indugiava in zona. Un comportamento il suo – letto in chiave accusatoria – che avrebbe cioè offerto il fianco a una interpretazione dolosa dei fatti. Tanto che quando anche le altre ragazzine sono presumibilmente finite nel mirino, ecco che allora è scattato l’allarme: il sospettato è stato bloccato ed è stato riconosciuto sul posto dalle dirette interessate. Sono seguiti momenti di tensione visto che erano presenti anche genitori con famiglie e figli al seguito.
Al di là delle decisione del gip, la posizione dell’arrestato sarà valutata anche sotto il profilo amministrativo finalizzato a un eventuale foglio di via obbligatorio: del resto abita in un’altra provincia.
a.col.