
Le Cupole, si punta a ripartire a settembre
Dopo il covid l’alluvione, che ha cagionato anche ingenti danni materiali. Ora però l’intento è di rialzarsi nuovamente. È il caso della discoteca Le Cupole a Castel Bolognese, da oltre 50 anni un punto di riferimento per il paese e per le città limitrofe. La stagione estiva quest’anno sarebbe iniziata il 20 maggio, ma nelle settimane precedenti, e in particolare il 17 maggio, è stato il Senio a metterci lo zampino, cambiando nuovamente i piani di proprietà e gestione. Da due mesi a questa parte gli addetti ai lavori del locale sulla via Emilia sono impegnati a pieno regime per provare a rialzare la saracinesca all’inizio di settembre, salvando così almeno la stagione invernale.
"Abbiamo subito danni per almeno 400mila euro – racconta Paolo Bontempi –, l’asfalto del parcheggio esterno è stato divelto dall’acqua e lo stiamo rifacendo. Dentro alla struttura è invece saltata la pavimentazione, i quadri elettrici, i motori. Il condizionatore è stato completamente distrutto, gli arredi erano tutti da buttare. I divani li abbiamo ritrovati a quattrocento metri, nei campi di kiwi. E poi in quei giorni eravamo in procinto di allestire la zona estiva, quindi avevamo messo a terra il materiale elettronico: luci, amplificatori, strumentazione. Tutto distrutto. Stiamo cercando di ripartire".
L’esborso economico a fronte di ristori "sinora mai arrivati" è alto, così come la conta dei danni, che non può ovviamente non tenere conto del mancato introito derivante dall’annullamento della stagione estiva. "Dal 2016 organizziamo le serate estive – prosegue Bontempi –, nelle ultime tre stagioni abbiamo subìto gli effetti del covid. Adesso questo, proprio quando le persone stavano ricominciando ad affacciarsi al divertimento. Il problema è che avevamo 15 dipendenti che hanno dovuto fare ricorso alla disoccupazione, e anche le orchestre e gli artisti si sono trovati con le date annullate. Proveremo a recuperarle più avanti".
La speranza è che qualcosa in termini di ristori possa arrivare, nella consapevolezza però che sono migliaia le persone in tutto il territorio romagnolo a essere state colpite. "Anche se a settembre forse potremo riaprire, è difficile pensare che le persone possano tornare a ballare in massa. Sono passati due mesi e chi ha ricevuto la botta sta ancora soffrendo – conclude il titolare delle Cupole –. Noi stiamo cercando di rialzarci perché il locale lo esige, visto che da 54 anni è aperto, perchè vogliamo dimostrare che la Romagna è viva e forte, e infine perché riteniamo che in un momento del genere ci siano anche esigenze ludiche. Qualcuno adesso ci chiama per sapere quando riapriremo. Sappiamo che le persone hanno bisogno, dopo una settimana di lavoro, di trascorrere una serata in compagnia e dimenticarsi per un attimo di tutti i problemi. Questa è sempre stata la nostra forza. Ma, certo, al momento le persone sono in uno stato di attesa e non tutti sono invogliati a frequentare i luoghi del divertimento".
d.v.