REDAZIONE RAVENNA

L’associazione: "La decisione di non ammettere la ragazza è soltanto temporanea"

Il presidente Lizza spieg la scelta di non accoglierla, “per ora”, fra i volontari

"Non abbiamo escluso la possibilità che la ragazza possa riprendere a fare volontariato. Semplicemente abbiamo voluto sottolineare che temporaneamente preferiamo rimandare il suo ingresso in associazione". Si esprime così Giovanni Lizza, presidente da 35 anni della Pubblica Assistenza di Lugo che al momento raccoglie 238 volontari, a proposito della richiesta avanzata dalla ragazza che nel 2019 ha denunciato un volontario per molestie. Nel novembre scorso l’uomo è stato ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale e condannato in primo grado a 3 anni di reclusione. A seguito della condanna del suo aggressore, la ragazza ha chiesto alla Pubblica Assistenza, dove all’epoca dei fatti svolgeva il servizio civile, di poter rientrare in qualità di volontaria. L’associazione ha risposto che la domanda al momento non poteva essere accolta. "Non pensavamo di sollevare tutto questo clamore – dice Lizza –. Abbiamo precisato che si tratta di una scelta temporanea. Figuriamoci se possiamo permetterci di allontanare dei volontari. Vogliamo solo un po’ di tempo per capire meglio quello che è successo in modo da sgomberare il campo da ogni dubbio e consentire, al termine del percorso giudiziario, un rientro sereno da parte della ragazza".

Monia Savioli