Oggi pomeriggio alle 17 la Casa Matha di Ravenna (Piazza Andrea Costa 3) ospiterà una conferenza dal titolo ’Non-essere tempo’, una lettura dell’opera di Giorgio Morandi nel 60esimo anniversario della morte.
L’appuntamento, curato dal professor Marcello Landi, sarà tenuto dal professor Roberto Cresti, docente di Storia dell’arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento al Dipartimento di Studi Umanistici della Università di Macerata.
L’opera di Giorgio Morandi palesa un rapporto ambiguo col tempo. Da un lato si fonda su una rappresentazione semplice della realtà quotidiana e dall’altro sottrae ai particolari di tale realtà (oggetti, paesaggi, raramente figure) la loro effettiva esistenza. L’essere di quei particolari, infatti, è sempre un mancare, un non-essere, che tuttavia permane nel tempo, rendendoli simili a fossili o a calchi pompeiani.
Questo utilizzo di una percezione negativa delle cose e della vita stessa per creare immagini (in segreta sintonia con un aspetto davvero occulto di Bologna, che la conferenza porrà in luce) è il grande miracolo laico operato dal maestro di via Fondazza, che lo rende davvero unico nell’arte del XX secolo. L’incontro è aperto al pubblico.