REDAZIONE RAVENNA

L’architetto Luccaroni querela l’attivista Linda Maggiori

Per un post scritto dalla faentina, nel quale criticava il progetto del quartiere Fornace del Bersaglio, curato anche dall’ex assessore

Una querela per diffamazione. È quella che l’architetto Andrea Luccaroni, già assessore della giunta Malpezzi e oggi consigliere di maggioranza, e il suo studio, ha presentato nei confronti dell’attivista faentina e giornalista Linda Maggiori.

I fatti contestati risalgono al giugno del 2023, circa un mese dopo l’alluvione, quando nella pagina Facebook Faenza Eco-Logica fu pubblicato un post firmato da Maggiori nel quale si criticava il progetto del quartiere Fornace del Bersaglio, detto anche quartiere di via San Martino, nelle vicinanze del fiume Marzeno. Si trattava di una trentina di villette a pian terreno con seminterrato la cui realizzazione fu ultimata nel 2008. Un progetto risalente al 2005 curato dello studio di architetti ‘Lelli e associati’ che nel post furono definite da Maggiori "una trappola mortale in caso di esondazione". La costruzione del quartiere tuttavia fu regolarmente autorizzata e il progetto vinse anche alcuni premi europei in tema di sostenibilità. La zona poi è stata anche alluvionata ed è stata oggetto di interrogazioni consiliari anche di recente.

Tornando al post del giugno 2023, Maggiori tirava in ballo Andrea Luccaroni come uno degli architetti associati allo studio, sottolineandone anche il ruolo politico pur specificando che la nomina fu solamente successiva. Tuttavia sempre nel post, nel quale si citava anche la Cooperativa Bramante, Maggiori proseguiva con un periodo virgolettato citando anche frasi non dette da Luccaroni. L’associazione Ossigeno per l’informazione a sostegno della libertà di stampa che opera in collaborazione con Media Defence assisterà in giudizio Linda Maggiori nel procedimento a suo carico ritenendo che l’attivista "abbia espresso la propria opinione con competenza e con un linguaggio misurato su una questione pubblica, mettendo in luce la sottovalutazione storica di alcuni rischi idrogeologici, ricordando la responsabilità che spetta agli amministratori pubblici e ai progettisti degli insediamenti abitativi".