Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna. Lei correva alle regionali con la lista ’Emilia Romagna Futura’, che sosteneva Michele de Pascale, e ha ottenuto 714 preferenze. Che bilancio trae a urne chiuse?
"Il risultato è stato positivo. La coalizione che governa Ravenna ne esce rafforzata. E l’elezione di de Pascale è un fatto positivo per la Romagna e per Ravenna".
Futura poteva andare meglio?
"Abbiamo presentato una lista liberale, laica e repubblicana, progetto che manca anche a livello nazionale. Serve tempo per assemblare il progetto".
Insomma, replicherete l’esperienza anche in futuro?
"Ripeto che anche a livello nazionale questa è un’esperienza politica che non c’è. Il voto alle regionali ha dimostrato che il Pri, che rappresento, dove c’è fa la differenza. Ma non è bello parlare di se stessi".
Ne parli.
"Se il candidato repubblicano...".
Cioè lei.
"Se il candidato repubblicano esprime il 25% dei voti di lista a livello provinciale e il 34% a livello comunale, è segno del buon radicamento del Partito Repubblicano. Diciamo che questo è buon viatico per il futuro".
E arriviamo alla reggenza.
"Della quale non frega niente né a me, né al Partito Repubblicano".
Dicevamo, la reggenza, cioè chi - il reggente - farà le veci del sindaco dopo che de Pascale sarà dichiarato decaduto. Il Testo unico per gli enti locali prevede che i poteri passino al vicesindaco, cioè a lei.
"A noi interessano le cose da fare".
Sì, però col Pd si aprirà un confronto su chi dovrà fare cosa e chi sarà il reggente. Detto che il Tuel è chiaro.
"Col Pd c’è un confronto continuo sulle prospettive di Ravenna. E c’è stima, da sempre, nei confronti del candidato sindaco indicato (il dem Alessandro Barattoni, ndr)".
Insomma, ne parlerete di questa reggenza.
"Sì parlerà delle cose da fare fino alle elezioni".
Glielo chiediamo perché, come saprà, si dice che i dem vorrebbero che a tirare le fila in qualità di reggente sia l’assessore al bilancio Molducci, e non lei.
"Che la reggenza spetti a Pippo o Pluto, l’importante è che ci sia un confronto sulle cose da fare. Chi sarà il reggente è secondario. Noi diciamo che questo mandato è partito con un sindaco del Pd e un vicesindaco del Pri e che ora si interrompe".
Abbia pazienza, ma non capiamo il senso di quest’ultima frase. Ce la spieghi.
"No, non la spiego. Questo è un messaggio chiaro".
Non ci risulta esserlo poi così tanto. Cosa intende?
"Che si interrompe un mandato iniziato con un sindaco del Pd e un vicesindaco del Pri. E che noi abbiamo espresso la massima apertura verso Barattoni".
Continuiamo a non capire. Cambiamo argomento: cosa si può fare per limitare la disaffezione al voto?
"Questa non è solo disaffezione, è una fuga dal voto, è uno schiaffo alla democrazia. Si tratta di un campanello d’allarme che dobbiamo ascoltare tutti. La politica deve tornare a parlare di contenuti".
Senta, le risulta che il 23 dicembre il consiglio comunale voti per la delibera per la decadenza di de Pascale? Poi andrà individuato il reggente.
"Non mi risulta".
Un’ultima cosa: suona bene ’Fusignani sindaco’, non trova?
"Suona bene Partito Repubblicano e Ravenna. Questo è un connubio che suona meglio".
Luca Bertaccini