REDAZIONE RAVENNA

Laminazione e interventi sul canale Arginello

A parlarne durante un incontro l’ex assessore all’Ambiente di Lugo Maria Pia Galletti e l’attuale Fausto Bordi. "Il Parco Golfera è strategico"

A parlarne durante un incontro l’ex assessore all’Ambiente di Lugo Maria Pia Galletti e l’attuale Fausto Bordi. "Il Parco Golfera è strategico"

A parlarne durante un incontro l’ex assessore all’Ambiente di Lugo Maria Pia Galletti e l’attuale Fausto Bordi. "Il Parco Golfera è strategico"

È sugli interventi che dovranno essere realizzati per rendere ancor più funzionale il ruolo del canale Arginello nella zona di Lugo Est che si concentra ora l’attenzione dell’amministrazione a fronte degli ultimi eventi alluvionali e delle loro conseguenze sull’abitato.

L’argomento è stato trattato domenica scorsa, durante l’incontro dedicato alle nuove vasche di laminazione previste a Lugo, tenutosi proprio presso una di queste, il Parco Golfera. A parlarne sono stati l’ex assessore all’ambiente della città Maria Pia Galletti e il suo attuale sostituto, Fausto Bordini. "Trovarsi al Golfera è stato strategico per spiegare agli intervenuti il funzionamento delle casse di laminazione – sottolinea Bordini –. Per il Parco Golfera, la cui funzione è stata di estrema utilità durante tutte le alluvioni che hanno interessato il territorio, è previsto il raddoppio della superficie. Per aumentare l’efficacia dell’intervento, sarà realizzata, in aggiunta, una nuova vasca di laminazione individuata nel quartiere di Madonna delle Stuoie a protezione dell’abitato di Lugo Sud".

I progetti ci sono. A mancare sono le tempistiche certe. L’area da utilizzare per creare la nuova vasca di laminazione di Lugo Sud è stata già acquistata dal Comune di Lugo dopo una lunga trattativa con la proprietà. Progettazione e realizzazione sono invece in carico alla società Sogesid, incaricata dalla struttura commissariale di seguire gli interventi che hanno un costo superiore ai 500.000 euro. Per la zona Est, invece, particolarmente colpita nell’ultima alluvione di settembre, i fari sono puntati sulla condizione del canale Arginello, da rivedere lungo tutto il suo percorso di collegamento fra le zone a Est e a Sud della città.

"Stiamo lavorando per metterne sicurezza il tracciato – spiega Bordini –. L’Arginello ha mostrato le sue potenzialità nel far fluire grandi quantità di acqua durante gli ultimi eventi alluvionali. Il suo corso però presenta delle criticità, come strozzature e tombinamenti. Stiamo studiando cosa è possibile fare per potenziarne la portata anche ipotizzando l’individuazione di aree in cui sia possibile rilasciare l’acqua che ne eccede la portata senza procurare ulteriori danni alle abitazioni. Esistono possibili variabili – conclude. "Stiamo verificando quali siano le migliori".

Monia Savioli