REDAZIONE RAVENNA

L’Alta velocità divide la politica

Comunque il progetto della stazione unica a collegare la Romagna raccoglie soprattutto consensi

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La Romagna collegata dall’alta velocità e resa più coesa da una stazione unica chiamata ’Città Romagna’, localizzata in posizione baricentrica rispetto alle città principali. L’idea lanciata nei giorni scorsi da Confindustria Romagna per valorizzare il nostro territorio passa dai collegamenti ferroviari, e in particolare da una linea AvAc tra Rimini e Bologna. La proposta ha accolto tanti pareri positivi e altri discordanti, oltre a richieste di modifiche e integrazioni.

È stata entusiasta ad esempio la reazione del Partito Repubblicano ravennate, con Giannantonio Mingozzi che ha sottolineato che il progetto viene incontro alla "necessità che la Romagna venga inserita nel contesto dell’alta velocità ferroviaria della dorsale adriatica e non ne venga costantemente esclusa", unendo le forze "al di sopra dei campanili".

La pensa diversamente Francesco Pitrelli, segretario del Psi ravennate, che sostiene che il progetto "andrebbe a creare una cattedrale nel deserto nel tentativo di non scontentare i capoluoghi di provincia, col risultato di non accontentarne neanche uno". Pitrelli propone di potenziare invece la stazione di Faenza, "che di fatto ha più collegamenti non solo con la Romagna, ma anche con la Toscana, essendo posta sulla linea Bologna-Rimini e avendo un collegamento con Ravenna e Rimini lungo la costa, con Lugo fino a Lavezzola e con Firenze". Per Pitrelli "questo potenziale farebbe sì che si debba costruire solo la nuova linea Alta velocità, senza costruire nuovi collegamenti, perché basterebbe potenziare quelli che esistono già. È evidente, poi, che la provincia di Ravenna sarebbe fortemente penalizzata da questo progetto (quello di Confindustria, ndr), perché non ci sarebbe nessun collegamento diretto". Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini plaude al progetto ma chiede di implementarlo "con integrazione di una linea ferroviaria che collega la Romagna alla Toscana, così da elevare concretamente il nostro territorio a perno strategico dei collegamenti nazionali". Per Baccini il collegamento dovrebbe partire da Cesena e seguire il tracciato della E45: "Diversamente dovremo immaginare un territorio spaccato in due, con un versante prospero e che viaggerà veloce e uno vuoto e tagliato fuori".

Infine per l’architetto ravennate Daniele Vistoli nel progetto "c’è del buono", ma sostiene che Ravenna dovrebbe smarcarsi da Bologna: "L’obiettivo vero, per cambiare le cose in Italia per la regione Ionico-Adriatica, è il traguardo di un’autostrada ferro gomma Rimini-Venezia passando per Ravenna".