
La protesta dei giorni scorsi
"I lavoratori sono comprensibilmente arrabbiati e pronti a riprendere la lotta contro la decisione, confermata dalla direzione aziendale, di chiusura dello stabilimento". Queste sono le dichiarazioni di Andrea Mingozzi, sindacalista della Fiom Cgil, uscendo dall’assemblea con i lavoratori dello stabilimento Lafert di Fusignano, svoltasi ieri insieme alle Rsu e alle altre siglie sindacali Fim Cisl e Uilm. È stata l’occasione per riportare di persona quanto detto e deciso a Marghera il giorno prima, quando le parti sociali hanno discusso con la direzione di Lafert Group in merito al piano industriale del prossimo triennio e che vede tra le voci di risparmio appunto la chiusura il 31 marzo dello stabilimento di Fusignano.
"La produzione romagnola andrà così a saturare lo stabilimento di San Donà di Piave - avevano spiegato ieri i sindacati –, ma il timore è che alla fine il tutto venga poi portato in produzione in Cina". Tanto che le sigle sindacali stanno valutando di chiedere l’apertura di un tavolo anche con la Regione Veneto. L’unico risultato portato a casa è stato quello della proroga del blocco dell’iter per il licenziamento collettivo, che sarebbe scaduto ieri, fino alla riconvocazione del tavolo con la Regione Emilia Romagna.
Il blocco dei licenziamenti comporta però anche la sospensione dello stato di agitazione dei lavoratori, che sono così tornati al lavoro da due settimane, ma prontissimi a incrociare nuovamente le braccia. Anche perché le dichiarazioni che continuano ad arrivare dalla casa madre non fanno ben sperare, parlano di aiuto alla ricollocazione dei lavoratori, ribadendo la chiusura dell’impianto. Una delle richieste dei sindacati è quella di provare a vagliare altre lavorazioni che possano essere prodotte all’interno dello stabilimento di Fusignano e quindi aprire il discorso alle istituzioni, in particolare si riferiscono all’assessorato regionale alle attività produttive.
Verrà infatti richiesto che l’assessore Vincenzo Colla possa partecipare alla prossimo incontro in regione Emilia Romagna insieme all’assessore al lavoro Giuseppe Paglia. "La delegazione sindacale si presenterà al tavolo istituzionale con l’obiettivo di ritiro della procedura di licenziamento collettivo e di avvio di un costruttivo confronto per ricercare, insieme alle diverse parti, tutte le soluzioni che possano dare allo stabilimento di Fusignano la certezza di mantenere la propria piena operatività" assicurano Fim, Fiom e Uilm.
"Al contempo, continuano – la delegazione sindacale sarà impegnata a monitorare l’andamento del piano industriale incentrato sugli stabilimenti veneziani e le iniziative aziendali, riservandosi di valutare la necessità di richiedere un incontro anche all’unità di crisi della Regione Veneto". Matteo Bondi