LORENZO PRIVIATO
Cronaca

Ladro seriale a Ravenna, ecco la tecnica che utilizzava per evitare l’allarme e che lo aveva reso imprendibile

Sentiti i primo otto negozianti su 27 vittime dei colpi l’estate scorsa, l’imputato è un 37enne ora in carcere: "Aveva una tecnica particolare"

La polizia illustra le immagini delle telecamere che mostrano la tecnica utilizzata dal ladro seriale che è risultato a lungo imprendibile

Ravenna, 20 luglio 2023 – Era stato ribattezzato, forse troppo generosamente, ladro acrobata. In realtà in quella tecnica di funambolico c’era ben poco, in quanto spesso le telecamere dei vari negozi derubati hanno ripreso quell’individuo incappucciato strisciare sui pavimenti nel tentativo di non far scattare i sensori degli allarmi. Per l’accusa il ladro-biscia è il 38enne domenicano Alex Sandy Matos, attualmente in carcere, ora a processo per 27 furti, anche se quando su arrestato dalla polizia era sospettato di averne messi a segno fino a 55. Una scia impressionante cominciata il 27 febbraio e cessata solo il 24 luglio dell’anno scorso, quando all’indomani fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare e prelevato dalla Squadra mobile.

Al processo che lo vede imputato per quella serie di colpi in fotocopia, che gli avrebbero fruttato un bottino intorno ai 20mila euro, nessuno dei derubati si è costituito parte civile, data l’esiguità dei singoli ammanchi anche se, ha fatto emergere la difesa con l’avvocato Rocco Barillaro, le parti offese non hanno intenzione di ritirare la denuncia. Ma ieri, davanti al giudice Natalia Finzi, rispondendo alle domande del Pm Stefano Stargiotti, sono sfilati i primi otto commercianti, che hanno riferito esperienze tutto sommato tra loro abbastanza simili, con gli impianti di sorveglianza che hanno ripreso ogni fase, consegnando poi i filmati su chiavette in caserma o in questura. Questi alcuni dei loro racconti. Il 6 aprile, ha ricordato il gestore dell’Haeven Pub di via Argirocastro, un uomo mascherato forza la porta poi entra strisciando "per evitare i sensori. Stacca un tablet, prende dalla cassa 3/400 euro. Aveva un movimento molto particolare. Prima lo si vede passare in altre vetrine, va dalla pizzeria Anima e Core poi viene da me".

Al ristorante pizzeria La Corte di via Maggiore il ladro mascherato penetrò la notte del 13 luglio: "Avevo chiuso a mezzanotte – ha detto il gestore –, torno il mattino dopo e mi accorgo che era aperto, con la serratura della porta rotta. Mancavano 450euro di fondo cassa, 250 euro di mance e un cellulare". Le telecamere hanno ripreso "una persona alle 3.30 che entra, aveva un piede di porco".

Il Coffe House di Fornace Zarattini ci ha rimesso "6000 euro di infissi nuovi". Anche in quel caso i filmati riprendono il soggetto che, dopo aver scardinato l’ingresso, "penetra strisciando, apre il fondo cassa e prende 400 euro. L’allarme non scatta subito, si aziona quando va nel retro dove invece è istantaneo, e lui fugge". Anche il titolare della pasticceria Mosaico di viale Cavina potè visionare dalle registrazioni un uomo che, dopo aver forzato la porta d’ingresso, corre dietro la cassa, sfila la cassetta con circa 200 euro e fugge: "Un colpo da 30 secondi". Il 20 settembre saranno sentiti altri testimoni dell’accusa.