REDAZIONE RAVENNA

’La rivoluzione del segno’. Da Manet a Picasso fino a Gauguin

La mostra è visitabile fino al 12 gennaio al Museo. Civico delle Cappuccine. di Bagnacavallo. .

La mostra è visitabile fino al 12 gennaio al Museo. Civico delle Cappuccine. di Bagnacavallo. .

La mostra è visitabile fino al 12 gennaio al Museo. Civico delle Cappuccine. di Bagnacavallo. .

Fino al 12 gennaio negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, è visitabile la mostra ’La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso’, a cura di Davide Caroli e Martina Elisa Piacente, con la collaborazione di Marco Fagioli. La mostra è promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine. Con questa esposizione si avvia alla conclusione la programmazione che ha caratterizzato nell’ultimo triennio le proposte delle istituzioni culturali bagnacavallesi, incentrata sul tema del paesaggio, e che quest’anno è dedicata al paesaggio umano.

Parte da questo spunto il percorso, riprendendo il filo del discorso da dove si concludeva l’ultima grande mostra dedicata all’Ukiyo-e, cioè al momento in cui si diffuse tra gli artisti di stanza a Parigi il Japonisme e l’arte europea iniziò un mutamento che ne caratterizzò l’evoluzione, andando a concentrarsi sul tema della raffigurazione dell’uomo in un periodo storico caratterizzato dai grandi mutamenti che tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 hanno rinnovato la classicità e introdotto sulla scena artistica quei nuovi canoni destinati a rivoluzionare l’arte conosciuta fino ad allora.

La rivoluzione dell’arte tra Ottocento e Novecento ha modificato irreversibilmente i linguaggi artistici, contemporaneamente sintomo e conseguenza della ricerca di un nuovo senso dell’io e della costruzione di una nuova concezione del mondo.

La mostra intende ripercorrere questo viaggio di profonda revisione del sé e della rappresentazione della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.

Orari di apertura: martedì e mercoledì: 14.30-18, giovedì: 10-12.30 e 14.30-18, venerdì, sabato e domenica: 10-12.30 e 14.30-19. Info: 0545 280911/13