La ricostruzione post alluvione. A distanza di un anno e tre mesi quanto è stato finora erogato

Le risorse ammontavano a fine luglio a 262 milioni di euro, dei quali 30 milioni per il ravennate. Per i privati circa 5 milioni di euro. "Le domande sulla piattaforma Sfinge sono in crescita".

La ricostruzione post alluvione. A distanza di un anno e tre mesi quanto è stato finora erogato

Le risorse ammontavano a fine luglio a 262 milioni di euro, dei quali 30 milioni per il ravennate. Per i privati circa 5 milioni di euro. "Le domande sulla piattaforma Sfinge sono in crescita".

A distanza di un anno e tre mesi dalla catastrofica alluvione che ha coinvolto la Romagna, e tra le più colpite, la provincia di Ravenna, il tema della ricostruzione e degli indennizzi resta ancora vivo e al centro del dibattito pubblico, non solo di stampo politico e non esclusivamente di competenza parlamentare. ‘Cas’, ‘Cis’, ‘piattaforma Sfinge’, ‘somme urgenze’, ‘struttura commissariale’ e ‘perizie asseverate’ sono infatti vocaboli che hanno superato i confini del lessico di amministratori, funzionari, e tecnici entrando anche nel linguaggio comune. Decine di righe in tabelle e moduli, così come di normative e decreti rappresentano l’ombrello, o meglio la cornice, sotto al quale si concentra il ripristino del patrimonio, pubblico e privato, danneggiato dagli eventi calamitosi che hanno segnato profondamente i territori. Una cornice di 30 ordinanze che dal 31 luglio dello scorso anno il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione per l’Emilia-Romagna, Marche e Toscana ha sottoscritto, regolando l’organizzazione, gli interventi e i ristori (24 ordinanze, nda). Per quanto concerne la ricostruzione pubblica complessivamente sono state "1 miliardo e 600 milioni di euro - come affermava a fine maggio lo stesso Commissario Figliuolo -, le risorse stanziate dal Governo". E’ attraverso la ricostruzione pubblica infatti che è stato incentrato lo sforzo iniziale della struttura commissariale, 6mila interventi che "afferiscono principalmente alla viabilità delle strade provinciali e comunali, oltre ad interessare il reticolo idraulico, le strutture scolastiche e sportive e l’edilizia residenziale pubblica". In provincia di Ravenna sono molto attese ora le ordinanze 13bis e 13ter attraverso le quali saranno stanziati ulteriori fondi per i ripristini. Stanziamenti che andranno a finanziare i lavori rendicontati dagli enti locali. Le risorse già erogate, d’altronde ammontavano a fine luglio a 262milioni e 451mila euro, dei quali oltre 30milioni per gli enti locali della provincia di Ravenna suddivisi in somme urgenze, urgenze viarie, spese per l’assunzione di personale e, inclusi i contributi di autonoma sistemazione. Ben 21milioni per i sei comuni della Romagna Faentina, a cui si aggiungono, poco meno di 200mila per Solarolo e Sant’Agata sul Santerno, 254mila euro per Ravenna, 150mila euro per la Provincia, 329mila euro di somme urgenze per Faenza, 300mila euro per Bagnacavallo, 169mila euro per i comuni della Bassa Romagna, 274mila euro per Lugo, e circa 500mila euro per Cervia, 311mila euro per Conselice, mentre per Alfonsine, Cotignola e Fusignano sono stati erogati finora meno di 100mila euro ciascuno. Sul fronte privato, sono stati circa 6 milioni totali i ‘Contributi di Autonoma Sistemazione’ erogati agli enti della provincia per le famiglie che sono state costrette fuori dalle proprie abitazioni, a cui si aggiungono i decreti di ristoro pari a 5milioni di euro destinati sempre alle famiglie e 2milioni 280mila euro destinati alle imprese colpite. A fine maggio, secondo la struttura commissariale, le domande presentate sulla piattaforma Sfinge erano state circa 2100, con erogazioni pari a 3,3 milioni. "Ora le procedure ai privati sono più semplici e registriamo un aumento delle domande di rimborso" ha detto il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni che dell’unione dei comuni della Bassa Romagna è il vicepresidente. Un trend in crescita dovuto "a quando Invitalia ha aperto gli sportelli sul territorio - chiarisce Giacomoni -, Cas e Cis sono state erogate subito mentre per la piattaforma non c’era la chiarezza normativa che c’è adesso". E per quanto riguarda la ricostruzione pubblica "Ci sarà da correre visto che le risorse in via di stanziamento sono legate al Pnrr e quindi avranno una scadenza. Non possiamo andare in gara senza gli stanziamenti, e le amministrazioni dovranno riuscire ad individuare le imprese con gli appalti". Restano i nodi dei rimborsi ai privati che pur in crescita rappresentano numeri ancora bassi: "Il problema più grosso è per le aziende che hanno dovuto anticipare i ristori per ripartire. Le più strutturate hanno tenuto, tra quelle più piccole c’è stato chi è andato in crisi".

Damiano Ventura