"Sulla sanità, nei prossimi cinque anni, ci giocheremo la faccia. Mi sono candidato, ed è forse il motivo principale, per difendere la sanità pubblica". Michele de Pascale spazia da temi locali e nazionali durante l’intervista andata in scena ieri sera alla Festa dell’Unità, intervistato da Valerio Baroncini, vicedirettore de Il Resto del Carlino, e Gianluca Rossi, direttore del Corriere Romagna. Per il sindaco di Ravenna è una sorta di saluto alla città - lui stesso non fa mistero di sentirsi favorito: corre per il centrosinistra alla presidenza della Regione, contro la civica, appoggiata dal centrodestra, Elena Ugolini -, e non lo nasconde.
"Personalmente è una grande emozione essere qui, vedo persone che per me sono state molto importanti negli ultimi 20 anni". Lo spauracchio, in vista delle elezioni regionali, è quello dell’astensionismo. "Farò di tutto per contrastarlo. La cosa importante è anzitutto che le persone vadano a votare". A questo proposito parte una prima stilettata contro il governo. "Noi siamo stati i primi a fissare la data del voto, il 17 e 18 novembre. Ora ogni giorno il governo cambia data. Non vorrei ci fosse una strategia, così da creare confusione e, all’esito del voto, poter parlare di sconfitta dimezzata". Occhio alla parola ’sconfitta’. Detta, dunque, da chi si ritiene il cavallo vincente. Ancora sanità: "La soluzione della destra di fronte alle liste d’attesa? ’Compriamo fino a scoppiare, le prestazioni dal privato’". La soluzione è invece quella dei Cau di città e nelle Case della salute, apportando anche i correttivi necessari. De Pascale ricorda poi la campagna elettorale nel 2015-2016, "quando in tanti mi dicevano: non parlare di porto, prenderai delle mazzate. Le stesse cose che mi hanno ripetuto in queste settimane quando ho parlato di aeroporti".
"Su questa partita (il porto, ndr) abbiamo scritto una pagina storica della città. Il suo rilancio è la cosa di cui vado più orgoglioso". Capitolo aeroporti: il Marconi, in termini di passeggeri, "sta esplodendo", con Forlì, Rimini e Parma che invece hanno ancora capacità di assorbimento di trafffico aeroportuale. "Serve che queste tre infrastrutture restino vive, perché Bologna ha già di fatto raggiunto il livello di saturazione. Se uno vuole chiudere gli aeroporti, sono il candidato sbagliato. Se li vuole rilanciare, sono quello giusto". Una battuta sugli asili: "Il prossimo anno garantiremo 100 nuovi posti negli asili nido". Altrettanto importante "sarà la battaglia sui pendolari". Molti passeggeri scontano "un servizio indecoroso", tra ritardi e stazioni poco utiizzate. Inevitabile parlare dell’alluvione e dello scontro politico che ne è seguito. "I cittadini sono giustamente schifati da istituzioni che litigano su questo tema, però c’è chi ha voluto lucrare politicamente su questo tema. Una vergogna". Al centrodestra una richiesta: "Si prenda l’impegno che il prossimo presidente della Regione sarà il commissario all’emergenza post-alluvione".
Luca Bertaccini