La petizione contro il rigassificatore L’assessore: "Osservazioni già chiarite"

Il documento, esaminato ieri in commissione comunale, è stato sottoscritto da 28 associazioni ambientaliste. Del Conte ha precisato che "Snam ha già risposto e il materiale è parte integrante dell’autorizzazione rilasciata".

La petizione contro il rigassificatore  L’assessore: "Osservazioni già chiarite"

La petizione contro il rigassificatore L’assessore: "Osservazioni già chiarite"

La commissione comunale 8 ‘Decentramento, lavori pubblici, ambiente, animali, transizione ecologica, riforestazione’, presieduta dal consigliere Igor Bombardi. All’ordine del giorno l’esame della petizione ‘Richiesta di revisione completa del progetto del rigassificatore di Ravenna’, primo firmatario l’ingegnere ravennate Riccardo Merendi. La petizione è stata sottoscritta da 28 sigle di associazioni ambientaliste e movimenti politici di Ravenna e di province limitrofe. Il documento era stato inviato il 4 aprile scorso alla Regione Emilia Romagna affinché venisse sospesa "l’autorizzazione all’installazione del rigassificatore di Ravenna fino a quando non sarà chiarito in modo inequivocabile la questione del nulla-osta rilasciato dal ministero per lo sviluppo economico (Mise) – obbligatorio per legge – subordinato a una condizione che, stando ai promotori, non sarebbe possibile soddisfare". Come ha spiegato nella risposta a Merendi l’assessore Federica Del Conte, "la petizione ricalca osservazioni già presentate e a cui Snam ha risposto e sia le osservazioni, che le risposte, sono divenute parte integrante dell’autorizzazione rilasciata".

Tre le contestazioni sollevate nella petizione con riferimenti estremamente tecnici: "Una procedura di collaudo tecnicamente impossibile da superare in quanto, oltre a non essere conforme alle norme, sarebbe in contrasto con il fenomeno fisico della dilatazione termica dei materiali; immissione di aria nel flusso del metano, con rischio di esplosione; una temperatura di immissione del metano nel gasdotto troppo bassa per le tubazioni previste". "Da notare – ha detto Merendi in commissione consiliare – che gli errori erano stati segnalati mediante le previste “osservazioni” e che la stessa Snam aveva replicato descrivendo la procedura di collaudo corretta".

Dito puntato, inoltre, verso un iter autorizzativo troppo rapido. Nella replica, l’assessore Del Conte ha spiegato che le contestazioni presenti nella petizione, erano già state affrontate e risolte, in quanto già contenute nelle osservazioni al progetto e inserite nell’autorizzazione rilasciata dalla Conferenza dei servizi "e quindi sono parte del decreto autorizzativo".

Tra l’altro, si tratta delle stesse osservazioni a cui è già stato fornito riscontro in seguito all’interrogazione del consigliere regionale Marco Mastacchi del 6 febbraio scorso. Il dibattito che è seguito ha riproposto la polemica – a parte gli aspetti tecnici e le critiche a Snam da parte dell’opposizione – sul mancato coinvolgimento della cittadinanza sull’opportunità del rigassificatore al largo dei lidi ravennati e sulla possibilità o meno che arrivi, tra tre anni, anche una seconda nave rigassificatrice, quella che oggi è a Piombino. Il consigliere Daniele Perini ha ricordato il contesto nel quale sono maturati i provvedimenti per aumentare le scorte di gas: bollette alle stelle e stop al gas russo, con all’orizzonte famiglie al freddo, aziende chiuse per mancanza di energia.

lo.tazz.