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"La nostra Odissea da Madeira": "Un viaggio che non dimenticheremo. Quattro giorni bloccati sull’isola"

La disavventura di sette giovani: l’aereo per problemi legati al maltempo non è potuto partire "Ma la compagnia ci ha abbandonati, tornati solo con un volo della Farnesina. Il tutto ci è costato mille euro".

I sette ragazzi a Madeira

I sette ragazzi a Madeira

Disavventura a lieto fine per sette ragazzi ventenni del ravennate rimasti bloccati sull’isola di Madeira al largo del Portogallo dal 15 di agosto e rimpatriati domenica sera con un volo diretto all’aeroporto di Roma, organizzato dalla Farnesina. Stanchi, esasperati per la lunga attesa per rientrare in Italia e per i disagi subiti, tutti e sette, questi giovani di Lugo, sono stati costretti a dover affrontare spese supplementari per alloggi e vitto per un totale di oltre mille euro in più a testa.

Enrico Filippi, Marco Baruzzi, Filippo Ricci, Luca Giovannini, Luis Fernando Ronchi, Nicolò Quattrini e Lorenzo Quattrini hanno concluso con l’amaro in bocca la loro vacanza. "E’ stata – spiega Enrico Filippi – un’esperienza da incubo, noi eravamo bloccati e la compagnia era sparita. In pratica abbiamo speso più per i tre giorni nei quali siamo rimasti bloccati a Madeira che per l’intera vacanza. Il volo organizzato dalla Farnesina non è stato certo gratuito, abbiamo dovuto sborsare 500 euro a testa per essere rimpatriati a Fiumicino e adesso ci attende un lungo iter per i rimborsi. Non tutti gli italiani sono riusciti a rientrare con il volo di emergenza e chissà quando potranno farlo".

I ragazzi lughesi erano tra i più giovani turisti rientrati domenica sera a Fiumicino, dopo essere rimasti bloccati nell’arcipelago portoghese dal 15 agosto a causa del maltempo e dei forti venti. "Nostro malgrado – afferma Filippo Ricci – siamo dovuti rimanere tre giorni in più sull’isola a spese nostre. Due giorni in aeroporto e un giorno in hotel. La compagnia aerea, la Wizz Air, non ci ha offerto nulla e nemmeno ci ha proposto un volo alternativo. Abbiamo speso più soldi nei tre giorni in cui siamo rimasti bloccati, che per l’intera vacanza". Partiti per le vacanze di Ferragosto con l’entusiasmo dei vent’anni i giovani lughesi si sono però al momento del loro rientro, fissato per lo scorso 15 agosto, trovati ad affrontare nell’indifferenza della compagnia di volo low cost alla quale si erano affidati, mille difficoltà. "Sicuramente – precisa Marco Baruzzi – ricorderò questo viaggio come una brutta avventura. Sono diabetico e avevo i miei famaci contati, mia madre dall’Italia si stava già organizzando per inviarmi la medicina salvavita. La compagnia aerea ci ha offerto a malapena un buono da 5 euro per mangiare e noi ci siamo dovuti arrangiare in tutto pagando di tasca nostra. Siamo tornati in patria grazie all’intervento della Farnesina, è vero, ma per partire abbiamo dovuto mettere mano di nuovo al portafoglio e pagare una cifra molto elevata".

Daniele Filippi