Disperazione, paura, rabbia e un senso di impotenza misto a rassegnazione. Sono i sentimenti che accomunano diverse migliaia di persone, dopo la paurosa ondata di maltempo che ha flagellato, per seconda volta nell’arco di 16 mesi, anche il territorio della Bassa Romagna. Le intense piogge che per diverse ore e in modo particolare sui rilievi non hanno praticamente concesso tregua, hanno provocato due importanti rotture arginali: una poco prima dell’alba a Cotignola all’altezza di via Ponte Pietra e una seconda in mattinata nella frazione bagnacavallese di Traversara, dove è arrivata la furia delle acque del Lamone. Una rottura contenuta di circa tre metri si è registrata in mattinata anche nel Sillaro, a monte di Conselice, in via Benelli a circa 700 metri da via Merlo, nei pressi di Spazzate Sassatelli. Poi numerose esondazioni, principalmente in prossimità di ponti e in particolare negli stessi punti che nel maggio 2023, in quel caso a Boncellino, provocarono altre due alluvioni. Già da un paio di giorni gli esperti meteo avevano previsto fenomeni di notevole intensità, sia pure distribuiti in modo non omogeneo. Motivo per cui i residenti avevano trascorso una notte con grande apprensione e senza chiudere occhio. Già dalla tarda serata di mercoledì, sui ponti delle località attraversate dai fiumi Lamone, Santerno e Senio, si erano formati capannelli di persone intente ad immortale, con telefonini e fotocamere digitali, l’arrivo dell’annunciata ondata di piena. Ovviamente la speranza era che alla fine potesse in un qualche modo filare tutto liscio. La preoccupazione è andata via via aumentando nell’assistere, non solo alla presenza sul posto di volontari e mezzi delle Protezione Civile, di Vigili del Fuoco e delle varie Forse dell’Ordine, ma anche del personale della Polizia Locale che, attraverso l’utilizzo di altoparlanti, avvisava i cittadini del probabile rischio di esondazione e di evitare il più possibile gli spostamenti. Purtroppo sono bastate poche ore per far sì che diventassero realtà i timori che si potesse assistere a una replica dei devastanti eventi che nel 2023 misero in ginocchio una mezza Romagna.
Sia a Lugo presso le scuole medie ‘Baracca’ in via Emaldi, che a ad Alfonsine presso il polo scolastico, a Fusignano al circolo Brainstorm e in altri centri sul territorio sono stati allestiti centri di accoglienza. A Lugo il personale del locale Comitato Croce Rossa della Bassa Romagna ha gestito su incarico dell’Unione dei Comuni alcune decine di sfollati. Gli sfollati erano in maggioranza persone anziane residenti sia in città che a Traversara, Boncellino, Cotignola. Sant’Agata e nella stessa Lugo. Una cinquantina di volontari che si sono presi cura delle paure dei residenti lontani dalle loroe abitazioni. Il tutto in collaborazione con la Colonna Mobile Nazionale. In un primo momento erano stati allestiti due centri di accoglienza (al Pala Sabin e al Pala Lumagni), i cui ospiti sono poi stati trasferiti in pullman, alle scuole medie ‘Baracca’, struttura che era stata predisposta per accogliere circa 300 persone. A Bagnacavallo la locale Caritas ha predisposto un punto di sostegno per la popolazione sfollata. In caso di emergenze è sempre attivo il numero verde 800.072.525 della centrale operativa della Polizia locale della Bassa Romagna, oppure il 115.
Luigi Scardovi