ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Insulti sessisti, ma solo agli uomini: è la performance sulla violenza di genere

Nella notte spunta un cantiere in piazza del Popolo: un’idea di Linea Rosa. Dal ‘cat calling’ ai fili rossi: una strada per sensibilizzare tutti

La dimostrazione. Piovono insulti sessisti,  ma solo agli uomini

Il cantiere in piazza del Popolo è una installazione contro la violenza alle donne: è un’idea di Linea Rosa

Ravenna, 26 novembre 2024 – Da ieri mattina piazza del Popolo è divisa da un cantiere: impossibile ignorarlo perché per andare da parte a parte bisogna attraversarlo. ‘Lavori in corso’, come informa il grande cartello all’ingresso, è un ‘cantiere verso la libertà’, nato da un progetto di Linea Rosa con le performance di Spazio A. A uno sguardo frettoloso e distratto potrebbe sembrare uguale ai tanti altri disseminati per la città, ma solo finché non si è all’interno.

Qui, a colpire, sono soprattutto le espressioni degli uomini che, attraversandolo, si sentono apostrofare da alcuni ragazzi all’ingresso con epiteti, fischi, offese solitamente riservati alle donne. È il Cat Calling, ma questa volta gli ‘apprezzamenti’, si fa per dire, sono per loro, i maschi.

Chi attraversa il cantiere è costretto a confrontarsi con le molteplici facce della violenza degli uomini nei confronti delle donne. Quella verbale, c’è una donna che tenta di cancellare la scritta ‘puttana’ senza riuscirci, ma non si arrende e chiede aiuto a chi passa. Quella fisica, rappresentata da un gruppo di donne vestite di bianco, delle spose, perché le forme più gravi di violenza avvengono all’interno della famiglia. Sul muro della prefettura ci sono due scale di ferro e l’uomo è sempre più in alto rispetto alla donna, a simboleggiare il divario di genere sul lavoro. Ci sono anche 400 fili rossi, forse di più, a formare quasi un telaio, sono i fili della violenza che bisogna tagliare.

"L’installazione del cantiere – ha raccontato ieri Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa – è iniziata questa mattina alle 4, avevo paura non si riuscisse a finire in tempo, invece alle 7 era tutto pronto. Le situazioni riproposte all’interno, nelle diverse aree, rappresentano quello che le donne raccontano quando chiamano i centri antiviolenza. Quest’anno si sono rivolte a Linea Rosa 415 donne, il 20% in più rispetto al 2023, quando erano state 392. Molte sono giovani e questo può essere legato all’uccisione di Giulia Cecchettin. Molte ragazze dopo quel femminicidio hanno iniziato a riflettere, a cogliere maggiormente certi segnali".

Il cantiere della libertà è rimasto aperto tutta la giornata di ieri e continuerà anche oggi fino alle 18. L’obiettivo è ‘disturbare’ i cittadini, attirare l’attenzione, costringere a pensare. In piazza, ieri mattina, è arrivato anche Michele de Pascale, sindaco uscente e presidente della Regione appena eletto. "L’aspetto culturale – ha detto – ha radici profonde ed è difficile da combattere, si manifesta anche attraverso tanti comportamenti quotidiani, meno evidenti, ma non meno gravi. In ogni forma di prevaricazione c’è un po’ di responsabilità rispetto a quanto succede alle vittime di femminicidio. Iniziative come questa sono importanti, perché fanno riflettere anche chi non vorrebbe".

La deputata Ouidad Bakkali ha parlato di una comunità, la nostra, "con forti anticorpi femministi". E ha aggiunto: "Non dobbiamo avere paura di dire che il patriarcato esiste, né di far entrare nel vocabolario parole importanti. È un momento in cui le donne devono fare un passo avanti". È intervenuto anche il prefetto, Castrese De Rosa. "Con questo cantiere – ha sottolineato – abbiamo creato disagi, ma sono disagi voluti".