REDAZIONE RAVENNA

La dimenticata via Portone Aspetta la ztl dal 2009

L’appello dei residenti: "Strada stretta e sconnessa, usata come ’tangenziale’ per attraversare la città. Sindaco e assessore vengano qui a vedere".

La dimenticata via Portone Aspetta la ztl dal 2009

"La zona a traffico limitato? Ci venne promessa nel 2009". Trascorsi 14 anni i residenti di via Portone e delle strade vicine. Cosa è andato storto, in questo periodo illogicamente lungo per un intervento non così complicato da attuare? "Problemi, scuse varie, fondi trovati e poi finiti chissà dove. Qualcuno sta paragonando la nostra situazione alla Salerno-Reggio Calabria. Diciamo che siamo in competizione...", ironizza Marcello Landi, portavoce dei residenti della zona interessate. Lo scorso anno l’assessore Gianandrea Baroncini, "rispondendo a un’interrogazione in consiglio comunale, disse che avrebbero introdotto la ztl nel novembre 2022. Le risorse erano state stanziate, non so che fine abbiano fatto". Altra scadenza che non è stata rispettata, quella novembrina. "Via Portone, via Rampina – solo per fare due esempi –, sono strade larghe solo 4-5 metri, immagini quando poi ci sono anche le auto parcheggiate. Questa è diventata la ’tangenziale’ di Borgo San Biagio, perché è la soluzione più rapida per attraversare Ravenna da un lato all’altro".

E così lo stretto reticolo di strade del quartiere è diventato sempre più utilizzato dagli automobilisti, con conseguente peggioramento del manto stradale. "Via Portone, via dei Pozzi, via Rampina sono tutte strade che dovrebbero essere asfaltate di nuovo", aggiunge. L’asfalto-colabrodo è fatto di "tanti buche da 20-30 centimetri, che ogni tanto vengono a sistemare. Però per gli anziani del quartiere, specie chi utilizza un trasportino, è un problema spostarsi. Non parliamo poi delle biciclette". Intervento di altra natura (anche sul senso civico dei cittadini) dovrebbe essere fatto in via Ghibuzza, "diventata una discarica a cielo aperto".

L’associazione Dis-ORDINE, composta da cittadini e scuole d’arte, ha realizzato un progetto per fare di via Portone un ’Museo a cielo aperto’, così che "la strada diventi un museo dedicato al mosaico. In questo quartiere hanno vissuto e lavorato tanti grandi mosaicisti". Va da sé che l’intervento sulla viabilità deve precedere la realizzazione del museo. "Certo, non potremo partire fino a quando non avremo ztl e asfalti rifatti". Landi e soci invitano "il sindaco De Pascale e l’assessore Del Conte a prendere un aperitivo in uno dei due circoli del quartiere, ’La Gardela’ e ’Aurora’, quest’ultimo anche sede del presidio Slow Food. Vedranno di persona che le nostre non sono congetture".