REDAZIONE RAVENNA

La croce torna in processione. Ma è una riproduzione in mosaico

Il 29, per l’apertura diocesana dell’anno giubilare, sfilerà una ‘copia’ della preziosa opera custodita la Museo

La mosaicista Anna Fietta, il vescovo Lorenzo Ghizzoni e don Lorenzo Rossini, direttore Ufficio Beni culturali

La mosaicista Anna Fietta, il vescovo Lorenzo Ghizzoni e don Lorenzo Rossini, direttore Ufficio Beni culturali

La croce detta del ‘Vescovo Agnello’, opera di grande valore custodita oggi nel Museo Arcivescovile di Ravenna, tornerà in processione in occasione del Giubileo con una versione in mosaico realizzata nel laboratorio Annafietta. Al secondo piano del Museo, nella sala circolare ricavata all’interno della torre Salustra, è esposta oggi tra i tanti tesori della cattedrale, la famosa croce riferita all’Arcivescovo Agnello, pastore della chiesa ravennate tra il 556 e il 569.

Il 29 dicembre, in occasione della solenne apertura diocesana dell’Anno Giubilare 2025, si svolgerà un pellegrinaggio verso la cattedrale che partirà dalla basilica di San Giovanni Evangelista in via Farini e, percorrendo via di Roma, via Mariani, via Gordini, via Gardini, via Guerrini e via Rasponi, arriverà in piazza Duomo dove, nella cattedrale, verrà celebrata la messa.

Per questa solenne occasione, l’arcidiocesi di Ravenna-Cervia ha deciso di riprendere l’antica tradizione di portare in processione la Croce. Considerando il valore inestimabile dell’originale, risalente al VI secolo e realizzata con lamine d’argento sbalzate, fissate ad un supporto di legno d’abete di 128x122 cm, si è scelto di realizzare una riproduzione delle stesse dimensioni in mosaico bizantino, così rappresentativo nella storia di Ravenna. Ad essere incaricato della realizzazione della copia è stato il laboratorio Annafietta in via Argentario, a due passi dalla Basilica di San Vitale e dal Mausoleo di Galla Placidia. "Nella realizzazione della croce in mosaico – spiega Anna Fietta, del laboratorio omonimo – abbiamo cercato, in ogni singolo punto, di unire la storia che rappresenta, sia nella fede che nella testimonianza di un percorso lungo i secoli, al racconto del mosaico. Crediamo sia un’opera musiva iconica e saprà rappresentare Ravenna negli anni con un approccio che coniugherà passato, presente e futuro".

Per la croce, che attraverserà le strade di Ravenna il 29 dicembre e sarà poi posta a fianco dell’altare maggiore del duomo per tutto l’Anno Giubilare, sono state utilizzate tessere di vetro specchiato, materiale vetroso contemporaneo, per riprendere fedelmente nelle sfumature argento, piombo e bronzo gli effetti, i riflessi e le suggestioni della croce originale. In particolare, è stato riprodotto in mosaico il volto della Madonna Orante. Dall’altro lato è raffigurata la Resurrezione, con le figure a mezzo busto che rappresentano i santi della Chiesa di Ravenna. "La croce – spiega don Lorenzo Rossini per l’Arcidiocesi – è per la nostra comunità ravennate un collegamento con le generazioni dei fedeli che ci hanno preceduto. Il suo valore, oltre che artistico, sta nella trasmissione della fede che questo segno testimonia".