La cimice asiatica torna a proliferare

I produttori di frutta del Ravennate sono alle prese con l'invasione della cimice asiatica, che ha già provocato danni ingenti. La Regione sta cercando di monitorare l'evoluzione e di investire in ricerca per evitare un'ecatombe produttiva.

"Oltre ai danni provocati prima dalle gelate tardive e poi dall’alluvione, i produttori di frutta del Ravennate ora sono alle prese col ritorno prepotente della cimice asiatica, l’insetto ‘alieno’ che tra 2019 e 2020 aveva già invaso i frutteti della nostra provincia, una delle più colpite d’Italia, mettendo in ginocchio centinaia e centinaia di imprese. Stiamo assistendo ad una recrudescenza del fenomeno – spiega il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – probabilmente il clima caldo-umido ha favorito la riproduzione massiva del patogeno che è tornato a proliferare provocando già danni ingenti su coltivazioni di pere e mele".

"Una nuova diffusione massiva del parassita, negli ultimi anni tenuta sotto controllo grazie agli strumenti di difesa passiva e alle buone pratiche attuate da agricoltori e supportate dalla Regione – gli fa eco il presidente Nicola Dalmonte – rischia di minare ulteriormente le produzioni di frutta, in particolare pere, mele e kiwi, già ridotte a causa dell’andamento climatico sfavorevole per via delle gelate primaverili, delle conseguenze dell’alluvione ed, ora, per l’ennesimo attacco del patogeno che è ritornato in gran numero tra i filari del Lughese e della prima pianura faentina. Occorre monitorare l’evoluzione e tornare ad investite in ricerca per evitare l’ecatombe produttiva del 2019 e stroncare sul nascere il pericolo di una nuova invasione".