
Il Distretto Sanitario ha riaffidato all’Asp la gestione degli anziani della casa di riposo Il Fontanone. Per spiegare la decisione occorre sottolineare l’iter che ha portato a quest’ultima, partendo da un punto: le strutture che ospitano anziani o disabili devono essere accreditate dal servizio sanitario pubblico competente, il Distretto sanitario territoriale. Il 31 dicembre di quest’anno scadrà la validità del provvedimento di rinnovo dell’accreditamento definitivo, relativo alla quasi totalità dei servizi residenziali e semi-residenziali per anziani e disabili nel nostro territorio. Nel 2014, all’atto del rilascio del primo provvedimento di accreditamento, la scelta del Distretto faentino fu quella di optare per una durata triennale del contratto. Nel 2017, il provvedimento di accreditamento fu rinnovato, come in altre situazioni in regione, per altri tre anni. La normativa regionale prevedeva però la possibilità di rinnovarlo una sola volta. Il nostro Distretto, quindi, non si trovava più nelle condizioni di poter disporre un ulteriore rinnovo. Tuttavia la Regione nel 2019 ha riconosciuto ai Comitati di Distretto la facoltà di prorogare il provvedimento, fermo restando la necessità di rispettare la durata massima di cinque anni. Pertanto la proroga comporterebbe il prolungamento della validità dell’accreditamento al 31 dicembre 2022. Il nostro Comitato di Distretto, il 28 maggio, ha deciso di avvalersi della facoltà data dalla Regione per altre strutture tranne che per la residenza ‘Il Fontanone’.
La casa protetta dello Stradone conta 112 posti, gestiti da un’associazione temporanea d’impresa: ‘In Cammino’, in qualità di mandataria; ‘Zerocento’ e C.a.d.i di Modigliana, utilizzando la struttura di proprietà dell’Asp. L’Assemblea dei soci Asp (i comuni dell’Unione) nel 2019 espresse la volontà di riportare alla gestione pubblica quella struttura, dimostrandone la sostenibilità economica e tenuto conto che l’Asp stessa è proprietaria dell’immobile. Nel merito, la Conferenza territoriale sociale e sanitaria dell’Ausl Romagna (l’assemblea dei 73 sindaci romagnoli), nel 2019, ha espresso parere favorevole in merito al bilancio programmatico 20192021 presentato dall’Asp, che comprendeva tra l’altro l’ipotesi di riportare all’interno il servizio di gestione dei posti letto al Fontanone. Così il Comitato di Distretto, il 28 maggio di quest’anno, ha deciso di affidare all’Asp la gestione per cinque anni. Il sindaco Giovanni Malpezzi, presidente dell’assemblea dei soci dell’Asp e del Comitato di Distretto, pur avendo espresso giudizi positivi sulla qualità del servizio fornito dall’attuale gestione del Fontanone, ha però confermato "la necessità di attuare un riequilibrio nell’assetto tra i servizi accreditati pubblici e privati nel faentino. Attualmente, infatti, solo 65 dei 365 posti letto accreditati nelle case protette, meno del 18%, sono gestiti dal pubblico. Ovviamente presupposto essenziale è la sostenibilità economica della gestione pubblica, cosa che Asp ha documentato". L’Asp ora, per riportare all’interno il servizio, dovrà, tramite concorso, assumere l’organico necessario, circa 60 unità tra personale infermieristico e Oss. In un recente incontro fra Malpezzi e i sindacati è stato ribadito l’obiettivo della tutela degli attuali occupati dalle cooperative. "È stato chiesto ad Asp – fanno sapere dell’Unione – di valorizzare in sede concorsuale l’esperienza lavorativa pregressa e di non porre limiti di età per la partecipazione".
Antonio Veca