La Casa della comunità. Il cantiere dall’1 luglio: "Fondi Pnrr da ridistribuire"

L’opera da 13 milioni vedrà alcune parti rimanere grezze per l’inflazione. Il sindaco: "I soldi dei progetti non finiti vengano messi a disposizione".

La Casa della comunità. Il cantiere dall’1 luglio: "Fondi Pnrr da ridistribuire"

La Casa della comunità. Il cantiere dall’1 luglio: "Fondi Pnrr da ridistribuire"

Dal 18 giugno all’1 luglio. L’avvio del cantiere per realizzare la Casa della comunità in Darsena è stato rimandato di un paio di settimane, ma ora tutto è fissato e alla posa della prima pietra parteciperà anche il sindaco Michele de Pascale.

L’opera, realizzata dall’Ausl Romagna, risponderà alle esigenze sanitarie di una vasta zona del territorio con ambulatori di medicina generale e specialistici, venti posti letto di ospedale di comunità, centro cup e zona polivalente. I lavori costano 13 milioni, una cifra molto consistente e che negli anni è diventata una coperta sempre più corta. Tanto che è stato necessario rivedere più volte il progetto, dapprima tagliando un’intera ala che è stata inserita in un secondo stralcio non finanziato e poi stabilendo che parte della struttura - 1.200 metri quadrati sui 5.500 totali - non sarà rifinita. Ovvero, mancheranno porte, pavimenti e arredi, da acquistare quando ce ne sarà la possibilità.

"Il problema di quel cantiere fondamentale è che come tutti i progetti del Pnrr ha visto incrementi di costo molto significativi – dice il sindaco Michele de Pascale – e a differenza del Comune l’Ausl, che lo gestisce, non ha la possibilità di indebitarsi per sovrafinanziare le opere, che è ad esempio ciò che noi abbiamo fatto per la scuola di Ponte Nuovo. L’azienda sanitaria non può contrarre mutui, ma solo spendere i soldi che ha: è stata quinti costretta a rivedere il progetto in riduzione rispetto alle prime ipotesi. Nel frattempo ci sono state intese positive, come quella con la clinica San Francesco che ha permesso di anticipare l’apertura dell’ospedale di comunità rispetto all’avvio della Casa della comunità in Darsena".

La nuova struttura dovrà essere tassativamente completata entro il 2026, così come impongono i fondi Pnrr: "Io penso, ed è una mia opinione, che sia ipotizzabile una proroga sui tempi di conclusione dei lavori – prosegue de Pascale –. Da quando sono usciti i bandi Pnrr con quelle tempistiche sono successe diverse cose che oggettivamente hanno creato delle difficoltà. Immagino che l’Europa nel caso ragionerà sul tema man mano che la scadenza si avvicina, tra un anno o un anno e mezzo, e noi stiamo lavorando per concludere tutti i cantieri entro i tempi previsti". De Pascale da tempo sostiene anche la necessità di ridistribuire i fondi Pnrr che erano destinati a progetti che non verranno realizzati per completare quelli che invece arriveranno a termine e che pure boccheggiano per i rincari, come la Casa della comunità in Darsena: "La scelta che dovrebbe fare il Governo non è restituire i soldi ma usare le risorse per completare i progetti che andranno avanti, su questo però il ministro Fitto è sempre stato sfuggente. Perché ridare all’Europa i soldi per un progetto che non andrà avanti in un’altrra città italiana e non finire invece la Casa della comunità di Ravenna? È una domanda che pongo. Mi sembra senza senso che occorra fare un mutuo per completare il Callegari quando in contemporanea vengono restituiti soldi perché altrove si è dovuto rinunciare ad alcuni progetti".

sa.ser.