Tecnica collaudata, bottino facile e cospicuo: circa 20 mila euro. Perché tanto vale l’orologio di lusso - un Patek Philippe - portato via venerdì sera da ignoti malviventi su viale Gramsci a Milano Marittima a una 42enne originaria di Forlì. A entrare in azione verso le 18.30, sono stati due uomini su una moto, probabilmente uno scooter, che si sono avvicinati alla donna e le hanno sfilato il prezioso orologio per poi allontanarsi rapidamente. Uno è stato descritto come più giovane (sui 20-25) e l’altro invece aveva sui 40-45 anni.
E’ possibile che qualche testimone li abbia visti sfrecciare a tutto gas. I carabinieri della locale Compagnia, si sono subito proiettati alla ricerca dei due setacciando le vie limitrofe: ricerche che, almeno fino ad ora, non hanno avuto esito. Sull’accaduto, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per furto aggravato dalla destrezza. Sul fronte inchiesta, gli inquirenti hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei due. Altri elementi ancora potrebbero giungere dalle descrizioni fornite dalla 42enne.
Certo: è presto per potere parlare con assoluta certezza di ritorno in riviera della cosiddetta “banda Rolex“: ma la tecnica utilizzata (due su scooter e colpo rapido da professionisti), è altamente suggestiva in tal senso. Il che significherebbe batteria proveniente da fuori e specializzata in questo tipo di colpi, con elementi che si alternano e che si spostato a bordo di una moto in questo modo sgusciando agevolmente nel traffico della movida rivierasca.
Spesso i malviventi in questione per un po’ pedinano le loro vittime dopo averle magari notate con il prezioso orologio al polso, come probabilmente accaduto con la 42enne: quindi entrano in azione quando gli spazi di fuga sono idonei e i testimoni sono radi.
In fondo era già accaduto l’anno scorso che, dopo i primi allentamenti delle misure anti-covid e la conseguente espansione della movida, si fosse assistito a una impennata delle “imprese“ della banda Rolex (da non confondere con gli scippi messi a segno con la tecnica dell’abbraccio). Basti pensare allo scippo, avvenuto a metà agosto su via Ariosto a Milano Marittima, ai danni di un avvocato veronese in vacanza sul nostro litorale: l’uomo era stato avvicinato da un malvivente il quale, dopo avergli strappato l’orologio dal polso, era scappato con l’aiuto di un complice che lo attendeva a bordo di uno scooter. L’orologio in questione era naturalmente di lusso: un Audemars Piguet del valore di oltre 20 mila euro. A inizio agosto nel parcheggio di viale Ravenna, con stessa tecnica era stato scippato il proprietario di un Patek Philippe da 50 mila euro.
Quindi a metà luglio su via Mercadante due balordi a bordo sempre di una moto, dopo avere intercettato per strada l’ennesimo malcapitato, erano scappati con un Patek Philippe da 26 mila euro. Qualche giorno dopo su viale Spalato, oggetto del colpo era stato un Rolex da diverse migliaia di euro sfilato poco prima della mezzanotte a un uomo che era appena uscito da un blasonato ristorante della zona. Poche ore dopo, medesimo copione su viale Due Giugno dove due uomini su una moto scura avevano preso di mira un cliente appena uscito da un hotel di lusso, scippandolo di un Rolex Daytona del valore di 30 mila euro.
a.col.