Intoppo sul bike park. Le radici rompono un tubo. Ma ora si può ripartire

Un danno al collettore fognario ha causato la sospensione dei lavori. Grazie a un bypass si prosegue. L’impianto da oltre 2 milioni pronto per il 30 aprile.

Intoppo sul bike park. Le radici rompono un tubo. Ma ora  si può ripartire

Un danno al collettore fognario ha causato la sospensione dei lavori. Grazie a un bypass si prosegue. L’impianto da oltre 2 milioni pronto per il 30 aprile.

I cantieri sono sempre un’incognita, in particolare quando si inizia a lavorare su strutture già esistenti: non fa eccezione il vetusto ippodromo Darsena che sta per essere trasformato in bike park. "Ci aspetta una vera e propria cittadella dello sport – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Federica Del Conte – di cui andiamo orgogliosi, anche per l’importo finanziato grazie al Pnnr. Dalla pallavolo, col palasport Angelo Costa, al calcio, al pattinaggio o alle bici, ma anche il pump track che sta andando per la maggiore. In questi anni ci siamo dati da fare per cercare il più possibile di studiare progetti finanziabili: siamo riusciti così a poter eseguire lavori, anche con fondi del Comune, per oltre 100 milioni. Il bike park è un impianto multisport importante che potrà attirare gran parte della cittadinanza, dagli agonisti ai semplici appassionati".

Nato come primo stadio del Ravenna calcio, utilizzato dalla massima società cittadina dagli anni Trenta al 1966, quando fu inaugurato l’attuale Benelli, lo stadio Darsena ha vissuto un momento di semiabbandono – negli anni Settanta i campetti laterali erano a disposizione dei ravennati – per poi essere parzialmente ristrutturato e negli ultimi anni utilizzato dal Ravenna per le sue giovanili. Al tempo stesso la pista dell’ippodromo è stata abbandonata, dopo essere stata utilizzata a più riprese per riunioni ippiche anche mattutine. Ma stalle e pista sono interamente da recuperare. "Ho visitato il cantiere qualche settimana fa – aggiunge l’assessore Del Conte –, a parte un problema con la fogna che ha causato però minime preoccupazione si sta procedendo come da assegnazione, visto che la consegna è prevista per la primavera".

A ottenere l’appalto per il bike park è stato il consorzio Cear, per un importo di 1.745.794,85 euro (il lavoro complessivo è da 2 milioni e 100mila euro). "Ma stiamo cercando anche altri fondi – conclude l’assessore ai Lavori pubblici – per poter sistemare al meglio anche l’area delle ex scuderie, in un primo momento escluse dal bando iniziale e siamo molto fiduciosi. Intanto nel bike park sono stati realizzati i plinti per le nuove torri faro perchè potrà essere utilizzato anche in orario serale o tardo pomeridiano, visto che le piste saranno illuminate. Sono state realizzate quasi tutte le fondazioni per le tubazioni". Infatti, le piste stesse saranno realizzate come materiali inerti bituminosi quindi, ovviamente, la fogna è fondamentale per raccogliere l’acqua piovana che deflluirà dalla pista attraverso i tombini posizionati ai bordi della pista stessa. Ed è qui che c’è stato un piccolo problema, per fortuna ora superato. Lo sfortunato intoppo che ha portato a un verbale di sospensione lavori – l’impianto verrà consegnato il 30 aprile – e poi alla successiva ripresa, è legato al collettore fognario situato ai margini della Darsena verso via Timavo. Il tubo che porta al pozzetto è sano per quasi la sua interezza ma nella parte finale, il cemento è stato sfondato dalle radici dei pini presenti in quella parte dell’impianto. Così non può essere utilizzato. Ma grazie anche al lavoro del Comune sono state effettuate una serie di videoispezioni che hanno portato i progettisti a creare un bypass: salterà il tratto di fogna rovinato per arrivare comunque al collettore. Così il lavoro è stato riprogrammato e ripartirà senza ulteriori rallentamenti: primo obiettivo ora spianare l’ex pista dell’ippodromo, per creare il nuovo anello che manterrà, comunque, una certa pendenza. Ugo Bentivogli