REDAZIONE RAVENNA

Indagine su truffa e falso: coinvolti cinque indagati per finanziamenti europei fantasma

Cinque indagati per truffa e falso in un'indagine su finanziamenti europei fantasma. Coinvolta Confederimprese.

Il 52enne ravennate Luca Silvestrone. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza. Le indagini sono state coordinate dal pm Angela Scorza

Il 52enne ravennate Luca Silvestrone. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza. Le indagini sono state coordinate dal pm Angela Scorza

È stato notificato l’avviso di fine indagini al 52enne ravennate Luca Silvestrone, al 62enne di origine svizzera Mauro Nucci, al 51enne Lorenzo Tellarini, al 48enne Andrea Zaccardo e a Roberto Goveani, 67enne. Devono rispondere a vario titolo, in concorso, di truffa e falso; nei loro confronti 28 contestazioni tra truffe e falso.

Quella della quale parliamo è la costola di un’indagine già chiusa della guardia di Finanza, coordinata dal pm Angela Scorza, che aveva inizialmente ricondotto ad altri indagati 395 possibili truffe in tutta Italia per un totale di oltre di un milione e 600mila euro. In questo caso viene contestata l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alle truffe e all’auto-riciclaggio.

L’attività investigativa del filone principale era stata originata da una segnalazione dell’unità informazione finanziaria della Banca d’Italia circa alcune operazioni sospette che ruotavano attorno a Confederimprese, società con sede legale a Ravenna, fondata da Silvestrone nel 2021. Gli indagati contattavano persone potenzialmente interessate a ottenere finanziamenti europei particolarmente vantaggiosi. Si offrivano di preparare la documentazione falsa tra cui bandi di gara attribuiti a reali organismi dell’Unione Europea oppure ad enti inventati.

Ottenere le pratiche non era gratuito: le imprese dovevano sborsare 3mila euro, i privati 2.800. Per la richiesta di ‘finanziamento immobiliare europeo’ bisognava sborsare 10mila euro, versati su conti intestati a due società: la Gea Consulting e la Mama Management, entrambe con sede a Viareggio.

Il ruolo di dominus lo avrebbe avuto Silvestrone, socio unico e amministratore della Confederimprese, che avrebbe creato la struttura societaria fittizia ideando la documentazione necessaria per i finanziamenti europei fantasma. Gli indagati hanno ora la facoltà, entro 20 giorni, di presentare memorie, produrre documenti e chiedere al pubblico ministero di compiere atti d’indagine, nonché di presentarsi per rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere interrogati.