Ravenna, 29 aprile 2018 - Sembrava un normale contrasto di gioco, come tanti se ne vedono nei cambi da rugby, sport del quale lo scontro fisico rappresenta l’essenza. Ma questa volta quel placcaggio tra due giocatrici ha avuto conseguenze drammatiche per un’atleta 18enne di Reggio Emilia che milita nella formazione degli Amatori Parma, impegnata ieri mattina a Ravenna sul campo di via Dismano in una gara di Coppa Italia della categoria ‘seniores femminile’.
La giovane sarebbe caduta all’indietro, battendo violentemente la nuca sul terreno di gioco. Ieri sera era ancora ricoverata nel reparto di rianimazione del Bufalini di Cesena, in prognosi riservata.
La Federugby regionale si è subito attivata per accertare l’accaduto e il presidente Giovanni Poggiali è in contatto con la dirigenza della società parmense. In serata è arrivata la decisione di sospendere il campionato. Nel campo di via Dismano era in corso quello che in gergo rugbystico viene definito ‘concentramento’, otto squadre da tutta la regione impegnate nelle eliminatorie in due gironi da quattro. L’incidente si è verificato intorno alle 11.30. Sul campo è atterrato l’elicottero, che ha trasportato la giovane a Cesena.
Il presidente regionale Poggiali fa capire che il rugby ravennate non si è ancora del tutto ripreso dalla tragedia di due anni fa, la morte del 44enne gallese James Jonas Jonathan Clyn, colto da malore sempre dopo un contatto con un avversario mentre si allenava con la squadra dei ‘Passatelli Old Ravenna’ sul campo dell’ippodromo. E ora il movimento deve fare i conti con questo nuovo, inaspettato, dramma. «Attendo di avere una ricostruzione precisa di quanto accaduto – spiega –. Da quanto mi è stato riferito in 15 secondi il medico di campo è intervenuto e ha capito subito la gravità della situazione, anche l’ambulanza e l’elimedica sono arrivate in tempi rapidi. Dai primi riscontri si sarebbe trattato di un normale placcaggio, una situazione di uno contro una dalla quale è uscita la palla e l’azione si è conclusa con una meta. L’arbitro ha seguito l’azione, quando si è voltato il medico era già in campo».
Sul terreno di gioco è intervenuto anche Alberto Toselli, capo regionale degli arbitri, considerato tra i migliori del movimento, che era impegnato a dirigere una partita in un vicino impianto. Drammi di questo tipo nel rugby, fa capire il presidente federale, sono molto rari. Gli atleti possono proteggersi con caschetti morbidi o fasciature, come previsto dal regolamento, ma senza obbligo. Riguardo al movimento femminile, ha numeri limitati e il campionato ‘seven’ – che è anche olimpico – serve per far conoscere questo sport alle ragazze.