Incendio all’Ortazzo-Ortazzino. Fiamme domate in mezz’ora. Inquirenti al lavoro sulle cause

Il rogo si è sviluppato alle 11 in un terreno adiacente l’area protetta, alle spalle della pineta. L’origine potrebbe essere di natura colposa, frutto di un comportamento incauto.

Incendio all’Ortazzo-Ortazzino. Fiamme domate in mezz’ora. Inquirenti al lavoro sulle cause

Il rogo si è sviluppato alle 11 in un terreno adiacente l’area protetta, alle spalle della pineta. L’origine potrebbe essere di natura colposa, frutto di un comportamento incauto.

Allarme ieri mattina per un incendio in una zona adiacente all’area protetta dell’Ortazzo-Ortazzino, alle spalle della pineta e delle radure che ospitano la comunità di lupi e branchi di daini. Le segnalazioni sono giunte al centralino dei vigili del fuoco poco dopo le 11 e subito è scattato il dispositivo di emergenza che ha visto impegnati uomini e mezzi da Cervia e da Ravenna. Nell’immediatezza delle segnalazioni, infatti, l’evento si presentava con una alta e densa colonna di fumo visibile dalla statale Adriatica già dalle periferie di Ravenna e Cervia, ovvero a diversi chilometri dal luogo, mentre l’alta temperatura abbinata all’habitat naturale della zona, composto di arbusti ed erbe che per via della perdurante siccità sono facili esche per le fiamme, rendeva altamente probabile il rapidissimo diffondersi dell’incendio. I mezzi dei vigili del fuoco di Cervia sono stati i primi a giungere sul posto nel giro di pochi minuti e questo ha permesso di circoscrivere presto il fronte delle fiamme e poi, con l’intervento dei mezzi da Ravenna, l’incendio è stato completamente domato nel giro di poco più di mezz’ora. L’area in cui si sono sviluppate le fiamme è il lembo di terreno triangolare formato dall’argine sinistro del torrente Bevano e dall’argine destro del canale di bonifica che corre in sinistra del torrente e di lì a pochi metri vi affluisce. Un’area non di transito cui si può accedere, a piedi, da via delle Cave e che, in sostanza, è delimitata dai due corsi d’acqua. Ignote, al momento, le cause dell’incendio. Verosimilmente è da escludere l’autocombustione per l’assenza di erba pressata e umida (premessa fondamentale per lo sviluppo dei batteri) nell’area in cui si è sviluppato. A questo punto diventa altamente probabile che l’innesco sia dovuto a condotte colpose di qualche frequentatore dell’area: il torrente Bevano e il canale attiguo (come pure il terzo corso d’acqua della zona, la Bevanella, che si immette nel Bevano poco più a monte) sono infatti frequentati da una tipologia di pescatori che appaiono poco avvezzi al rispetto delle regole.

Il luogo dell’incendio è a poche centinaia di metri da via Canale Pergami, dal Centro visite della Bevanella e dall’approdo delle canoe, vale a dire a ridosso dell’area protetta dell’Ortazzo e in particolare della pineta e del terreno (di proprietà privata) in cui sono presenti una popolazione di lupi e branchi di daini. Quanto accaduto ieri mattina, pur nella sua fortunosa ridotta dimensione, pone in primo piano la necessità di implementare per quanto possibile la vigilanza anche perché risulta che non infrequentemente la pineta, pur essendovi divieto assoluto, è frequentata da non graditi ‘visitatori’.

Carlo Raggi