Un gruppo di persone in piazza San Francesco e musica ad alto volume – udibile anche nei filmati delle telecamere sul posto. Rumori per i quali è intervenuta la polizia locale. E alla fine un 24enne di Ravenna pluripregiudicato è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale a piede libero, mentre un agente ha riportato una frattura con prognosi di 30 giorni.
L’episodio è accaduto venerdì pomeriggio poco dopo le 15, quando la sala operativa della polizia locale ha ricevuto la segnalazione di un cittadino per i forti schiamazzi di alcuni giovani in piazza San Francesco. Sul posto è stata inviata una pattuglia, a cui ne sono seguite altre due perché i ragazzi erano tanti e la situazione tesa. Mentre i giovani venivano sanzionati per rumori molesti secondo il regolamento di polizia urbana, un 24enne si è scagliato contro l’agente che aveva con sé le casse acustiche appena sequestrate. Secondo quanto rende noto la polizia locale, il ragazzo ha cercato di riprenderle con la violenza rivendicandone la proprietà, e per non consentirgli gesti dannosi anche per la propria incolumità è stato ammanettato, mentre l’agente ha riportato una frattura. Il 24enne è stato poi portato al comando e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Il suo comportamento è stato ripreso anche dalle bodycam indossate dagli agenti. Un’altra pattuglia è intervenuta in via Colonna per le rimostranze del fratello del 24enne, accompagnato da alcuni amici.
Potere al popolo ha espresso solidarietà nei confronti dei ragazzi, diffondendo un video in cui si vede il giovane bloccato a terra dagli agenti. "Di fronte a una situazione che i ragazzi presenti ci dicono sembrava risolta si è voluta applicare senza un senso logico l’ottusa ordinanza comunale sul decoro dello ’sceriffo’ e vicesindaco Fusignani". Potere al popolo paragona l’episodio a quanto accaduto a Pisa: "È la loro idea di democrazia: un clima poliziesco funzionale alle politiche guerrafondaie".
"Non si può confondere il diritto di riunirsi in una pubblica piazza ascoltando della musica col dovere di non disturbare gli altri – è la replica di Fusignani –. E se non si capisce questo non si capisce una regola fondamentale della democrazia: la convivenza civile basata non sul diritto ma sul dovere. Tra l’altro lì non si stava ascoltando musica ma creando disagio in una zona che non a caso si chiama ‘del silenzio’, che tutti rispettano. Se chi cerca di far rispettare le leggi è uno ’sceriffo’ sono fierissimo di esserlo". Fusignani esprime vicinanza all’agente ferito e aggiunge: "Qualcuno si interroghi se per far rispettare una norma di convivenza civile c’è bisogno di impiegare le forze pubbliche al posto dell’educazione".
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