REDAZIONE RAVENNA

In paese tutti ne parlano: "Temo per il turismo": "Ma viale risistemato"

Residenti e negozianti, c’è chi è diffidente e chi ottimista

Residenti e negozianti, c’è chi è diffidente e chi ottimista

Residenti e negozianti, c’è chi è diffidente e chi ottimista

Ieri, mentre al largo stava attraccando la nave rigassificatrice BW Singapore, coperta alla vista da una coltre di nebbia, in viale dei Navigatori a Punta Marina era il solito via vai di residenti. A differenza del solito, però, il rigassificatore – anche se non si poteva vedere – era sulla bocca di tutti. "Chiaramente, a livello estetico, non sarà bello vedere la nave al largo. Di fatto, però, le piattaforme ci sono sempre state: è un paesaggio a cui siamo già abituati. Purché non inquini, non ci vedo alcun problema. Anzi credo sia positivo per Punta Marina", commenta Miria Mancini, titolare di Vittorina Merceria in viale dei Navigatori. Poi aggiunge: "Grazie ai lavori del rigassificatore, il paese è stato vivo anche in inverno. C’erano tanti operai, gli alberghi erano pieni, e i ristoranti sempre operativi: è stato un bene. E poi adesso dovrebbero arrivare gli investimenti. Noi stiamo aspettando con ansia la riqualificazione del viale, perché abbiamo i marciapiedi dissestati, dove la gente inciampa e si fa male", conclude Mancini. Più cauta invece Lalla Camprincoli, titolare della Tabaccheria Ferraresi, sul lato opposto del viale. "L’idea di avere il rigassificatore qui davanti un po’ fa spavento. E in più, temo che possa spaventare i turisti e allontanarli. Per di più, è stata un’imposizione dall’alto e noi non abbiamo avuto modo di dire la nostra". Poi, però, aggiunge: "D’altra parte, presto dovremmo iniziare a vedere anche i vantaggi. In questi giorni si sta parlando del bosco retrostante la località, bisognerà vedere come verrà e soprattutto come sarà manutenuto nel tempo. Non vorrei che poi possa attrarre animali selvatici, che magari arrivino nelle case. Abbiamo già i pavoni".

Tra i lavori finanziati da Snam per compensare il rigassificatore, c’è, infatti, anche la realizzazione di un bosco di 80 ettari. "Complessivamente, voglio essere positiva; si sa che i cambiamenti inizialmente spaventano, ma l’impressione è che la località stia crescendo. Speriamo che cresca bene", conclude Camprincoli. Al contrario, Cristina Luciani e Giovanni Fantini non hanno dubbi. "Di rigassificatori ce ne volevano due, come si diceva inizialmente", esordisce Fantini, che ha lavorato per anni sulle piattaforme. "Checché ne dicano gli ambientalisti, il gas ci serve ancora. Non siamo pronti per una transizione energetica completa. Quando lo saremo, se ne potrà riparlare, ma per il momento il rigassificatore è fondamentale. Per non entrare, poi, nel discorso Putin e gas russo…". Gli fa eco Cristina Luciani, che aggiunge: "Il rigassificatore sarebbe servito già da anni per dare una scossa a Punta Marina, che è una località con la mentalità chiusa. Era ora che si mettesse a posto il viale e che si facesse dell’altro verde". Fiducioso anche Dennis Gentile, socio di Baba Beach e Piadineria Gentile, che commenta: "Io credo che possa portare qualcosa di positivo per Punta Marina e, più in generale, per l’Italia intera. Se tutti i lavori annunciati andranno in porto, la località ne trarrà beneficio".

Lucia Bonatesta