REDAZIONE RAVENNA

In-form-azione prorogata. Sarà visitabile fino al 26

La mostra di Maura Biava è allestita alla Project Room del Mic di Faenza. Il progetto è una riflessione sul ruolo dell’artista come agente di creazione.

Una veduta dell’installazione al Mic di Faenza

Una veduta dell’installazione al Mic di Faenza

Due settimane in più per visitare ’in-form-azione’, la mostra installazione di Maura Biava a cura di Alessandra Laitempergher e allestita alla Project Room del Mic di Faenza. Il progetto, ora visitabile fino al 26 gennaio, è una riflessione sul ruolo dell’artista come agente di creazione.

Maura Biava, classe 1970, è un’artista visiva italiana con sede ad Amsterdam che lavora con la fotografia, scultura, performance e installazione. Al Mic, Biava presenta una selezione di sculture esistenti della serie ’Form Informed’ e un nuovo progetto che comprende sculture realizzate appositamente per questa mostra, integrate da opere fotografiche della serie #ZeroZero dal 2019 ad oggi.

La mostra mette in evidenza un tema centrale del lavoro di Biava: il momento dell’incipit artistico, quando le mani dell’artista entrano in contatto con l’argilla, a significare il passaggio dal concetto astratto alla creazione tangibile. Questa giunzione simbolica, che ricorre in tutto il lavoro di Biava, sfuma i confini tra l’atto della creazione e il suo completamento, presentandoli come un continuum piuttosto che come fasi distinte.

Fotografie di mani ricoperte di argilla, apparentemente catturate nelle fasi iniziali del processo artistico, sono accostate a sculture in ceramica, convenzionalmente considerate come il risultato artistico finale. Nelle sue installazioni il processo e il prodotto finito coesistono in armonia, sfidando le gerarchie convenzionali e sottolineando il ruolo fondamentale della creazione nell’arte. Sia le opere fotografiche che le sculture rappresentano l’espressione artistica, incarnando l’impronta delle mani dell’artista e racchiudendo il potenziale dell’atto creativo.