Applicare le procedure semplificate in vigore per il rigassificatore a nuove estrazioni di gas, progetto eolico Agnes, cattura della Co2. È quanto afferma Marta Farolfi, candidata di Fratelli d’Italia al secondo posto del plurinominale Senato che vede capolista Alberto Balboni, e all’uninominale Senato a Rimini-Forlì Cesena. "Se i rigassificatori di Ravenna e Piombino sono una risposta a una emergenza nazionale legata alla crisi energetica internazionale e al caro bollette, non credo che la ripresa dell’estrazione di gas nazionale, il parco eolico Agnes e il progetto sulla Co2 siano meno impellenti. Anzi, il governo ha accumulato solo ritardi" aggiunge l’esponente di FdI. La procedura semplificata per i rigassificatori prevede la nomina di un commissario, una procedura che non può superare i 120 giorni, l’esclusione della valutazione di impatto ambientale. A valutare la validità del progetto una Conferenza dei servizi composta da oltre 60 enti. "Le bollette che mettono in ginocchio le imprese e creano il panico nelle famiglie, sono il frutto di una politica energetica sbagliata. Il NO a tutto che ha caratterizzato l’infausto patto tra Pd e M5s, ha spinto l’Italia a scegliere di acquistare gas dall’estero smettendo di utilizzare quello che si trova nei giacimenti italiani" spiega Farolfi, "Dieci anni fa – rileva - le piattaforme al largo di Ravenna producevano 20 miliardi annui di metri cubi di gas con una occupazione di 10mila addetti. Oggi se ne producono a malapena 3 miliardi annui di mc con 3mila addetti.
"Bastano questi dati per comprendere come l’Adriatico sia una risposta chiara alla crisi energetica. Deve riprendere celermente la produzione di gas nazionale, compreso quello abbondantemente presente in Alto Adriatico, e vanno tagliati i tempi per il parco eolico Agnes e per l’impianto per la cattura-riutilizzo-stoccaggio della Co2. Tutti investimenti che riguardano Ravenna".