Faenza (Ravenna), 24 marzo 2021 - Era stato l’ex marito della vittima a scavare quella buca con le sue stesse mani. Lo aveva fatto all’incirca a ottobre quando di buona lena aveva affondato la vanga sul quel terreno di campagna poco battuto che si trova sotto a un cavalcavia. Ne era venuto fuori un parallelepipedo profondo dalla non troppo vaga somiglianza con una tomba.
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Del resto il piano in quel momento era ancora quello di fare sparire la donna dentro a un enorme trolley dopo averla soffocata nel sonno e cosparsa di acido per cancellarle i connotati. Poi il progetto era cambiato: meglio la messinscena di un furto finito male. Con un unico inconveniente: che a trovare il corpo della vittima sarebbe stata la figlia convivente, la 21enne Arianna. E quando il sicario reo confesso lo aveva fatto notare, il 54enne Claudio Nanni, ex marito della defunta e padre della ragazza, avrebbe replicato che "non gliene fregava un c…", che a lui importava solo che "l’ex moglie fosse fatta fuori".
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Il delitto è quello di Ilenia Fabbri, la donna di 46 anni ammazzata il 6 febbraio scorso nella sua abitazione di via Corbara a Faenza, nel Ravennate. E i nuovi particolari sono emersi dai verbali dell’interrogatorio nel quale il 17 marzo scorso in Questura a Ravenna il 53enne Pierluigi Barbieri alias lo Zingaro – di origine cervese ma da tempo domiciliato nel Reggiano – ha ribadito la precedente confessione arricchendola di nuovi elementi. A partire dal momento nel quale a suo avviso l’amico Nanni era tornato alla carica con la proposta di uccidere la ex in cambio di 20 mila euro e un’auto: fine estate. Ed è tra fine settembre e metà ottobre che erano seguiti due tentativi di uccidere la donna. Nel primo, Nanni per procurarsi un alibi avrebbe organizzato una vacanza di alcuni giorni fuori regione. Lo Zingaro era riuscito a entrare in casa: tuttavia, mal istruito sul percorso per raggiungere la camera da letto, aveva desistito.Omicidio di Faenza, l'ex marito: "Ilenia si era accanita contro di me" - Nanni scrive dal carcere alla figlia: "Non doveva andare così"
Un paio di settimane dopo, ecco il secondo tentativo con l’obiettivo di fare sparire Ilenia. La buca, individuata di recente dalla polizia, era già pronta. Nanni si era precostituito un altro alibi: un viaggio a Roma assieme ad Arianna per andare a vedere un’auto. Tutto a posto: Barbieri aveva infilato trolley e acido nella sua vettura. Ma un ritardo di nanni lo aveva irritato. La questione aveva fatto barcollare i rapporti tra i due: Barbieri era intenzionato a non prestarsi più. Aveva persino restituito trolley e acido: materiale che Nanni era andato a riprendersi nel Reggiano. Poi i due avevano ricucito: e il proposito di ammazzare Ilenia era tornato in auge a dicembre. Si arriva alla mattina del 6 febbraio quando Barbieri, prima di partire, sniffa cocaina. L’ultima riga prima dell’omicidio.