Sovente amministratori e cittadini si vantano del fatto che il Comune di Ravenna, dopo quello di Roma abbia la maggiore estensione territoriale d’Italia. Non viene però detto che i cittadini delle frazioni più decentrate, ‘ai confini del regno’, debbano fruire di servizi dei Comuni limitrofi. È usuale infatti che il cittadino di Roncalceci per inviare una raccomandata si rechi nell’ufficio postale di San Pancrazio, che ricade nel Comune di Russi e che i cittadini di San Pietro in Trento, Filetto, Pilastro, Borgo Sisa, trovino più comodo andare a ‘far la spesa’ a Forlì. Per non parlare di Ragone che rientra nel ‘raggio di azione’ del Comune di Russi. Tutte le frazioni fin qui citate, per quanto riguarda l’ordine pubblico, ricadono nella competenza territoriale addirittura del Comune di Cervia. Solo qualche impiegato comunale di lungo corso sa, forse, che la misconosciuta località di Durazzano cade nell’ambito territoriale di sua competenza. Pare che una così grande estensione territoriale sia per l’Amministrazione un ‘vestito troppo largo’, e che i cittadini delle frazioni più decentrate siano considerati solo in occasione delle scadenze elettorali ed esattoriali. Il Comune di Ravenna merita un’altra massa muscolare, che permetta di non lasciare indietro nessuno.
Elisa Guerra,
Alleanza di Centro per i territori Ravenna