REDAZIONE RAVENNA

"Il Terminal container cambierà volto: sarà così"

Giannantonio Mingozzi: "Trasferimento fra il 2026 e il 2027 nella penisola . Trattaroli con fondali di 14.50 metri e ampie aree logistiche a disposizione".

"Il Terminal container cambierà volto: sarà così"

"Il Terminal container cambierà volto: sarà così"

"Circa 200 milioni di investimento e cambia radicalmente il volto del terminal container che si trasferirà in penisola Trattaroli nel 2026/2027 con fondali a 14,50 metri, un km di nuova banchina, nuovi binari, nuove gru, ampie aree logistiche a disposizione". Così Giannantonio Mingozzi, presidente del Terminal Container Ravenna, a margine dell’incontro tenuto insieme al direttore generale Giovanni Gommellini, con i presidenti delle associazioni Spedizionieri Carlo Facchini e Doganalisti di Ravenna Alessandra Riparbelli, Ettore Zerbi e Roberto Viola rispettivamente vicepresidente degli Agenti marittimi e componente della commissione container dell’Asam.

All’incontro ha preso parte Annagiulia Randi, assessora comunale al Porto. Gommellini ha illustrato i lavori già in atto grazie all’impegno del Gruppo Sapir e in piena sintonia con lo sviluppo del nuovo Hub portuale, a partire dalla banchina che sarà pronta entro il 2024. Si punta a migliorare servizi, tempi e movimentazione dei container per aumentarne il numero fornendo nuove opportunità alle linee di navigazione che sceglieranno Ravenna e TCR. "Il gigantismo navale – aggiunge il direttore - porterà in breve tempo le grandi compagnie dello shipping a dismettere le navi più piccole perché antieconomiche, e anche a Ravenna saranno dirette quelle più grandi che attualmente operano sulle tratte dall’Europa verso il Middle East, il Far East e gli USA e consentiranno collegamenti diretti anche col nostro porto". Randi ritiene che "sia la vera occasione di sviluppo internazionale che aspetta da tempo il porto, che non sarà più solo il porto dell’Emilia Romagna ma allargherà il suo bacino di utenza fino al centro dell’Europa".

Navi di dimensioni più grandi con maggiore carico "genereranno maggiore ricchezza - dice l’assessora - per il nostro territorio e richiederanno ulteriore forza lavoro e occupazione. Così come le nuove tecnologie avanzate che verranno impiegate al nuovo terminal, dove molti processi saranno automatizzati, richiederanno anche nuove competenze professionali". Mingozzi ha colto l’occasione per esprimere un primo giudizio sulla chiusura dell’anno appena trascorso: "rispetto allo straordinario 2022, il 4% in meno in un 2023 pieno di condizioni drammatiche in tutto il mondo è un risultato che consideriamo positivo, tenendo conto anche dell’avvio dell’automotive BMW, e pur mantenendo forti preoccupazioni per la lenta ripresa economica che si registra in Europa e nel mondo". Agenti e spedizionieri hanno apprezzato la volontà di condividere sia i progetti di sviluppo del nuovo terminal che la volontà di migliorare mezzi e infrastrutture a disposizione degli operatori in un anno che continuerà a richiedere la massima collaborazione commerciale e identità di vedute.

Maria Vittoria Venturelli