REDAZIONE RAVENNA

Il sale donato è una richiesta di aiuto

La 27° edizione della Rimessa del sale a Cervia si è svolta sabato, anche se in forma ridotta. Il sale raccolto è stato donato alle istituzioni come segno di speranza e di richiesta di aiuto per ripristinare le saline danneggiate.

Il sale donato è una richiesta di aiuto

È stata un’edizione ridotta, ma non triste quella che si è svolta sabato a Cervia. La 27° edizione della Rimessa del sale non è stata una sorpresa, si sapeva quali danni l’alluvione avesse provocato al territorio e alla produzione. Sabato non c’erano le migliaia di persone che ogni anno si radunano per un’occasione a cui i cervesi tengono molto. Tuttavia il valore simbolico che la manifestazione ha assunto non ne ha ridotto lo spessore. La Burchiella è arrivata, nonostante tutto, carica di salinari e di poco sale, è vero, ma portandosi dietro speranza e determinazione. Non c’è posto per l’avvilimento, quello che i salinari chiedono è di avere i mezzi per ripartire al più presto e rimettere in sesto le ‘loro’ saline. Questo è il significato del dono del sale alle istituzioni: è una richiesta. La città di Cervia ha chiesto infatti a tutte le istituzioni di darsi da fare perché il prossimo anno la manifestazione possa svolgersi come sempre.

Le saline sono state danneggiate dall’alluvione, per questo la produzione è stata pressoché nulla. I volontari del Gruppo Civiltà salinara sono però riusciti a racimolare un po’ di sale prodotto in una minuscola porzione della Salina Camillone. Quel sale è stato donato alle autorità e alle istituzioni presenti come monito, perché non dimentichino cosa è accaduto e agiscano al più presto.