Il rudere blocca il traffico. Ravegnana sotto scacco di un edificio privato. Lo demolirà il Comune

Ci sono già stati due crolli, da metà luglio la strada è a senso unico alternato. All’interno la polizia locale ha pure rinvenuto sigarette di contrabbando.

Il rudere blocca il traffico. Ravegnana sotto scacco di un edificio privato. Lo demolirà il Comune

Ci sono già stati due crolli, da metà luglio la strada è a senso unico alternato. All’interno la polizia locale ha pure rinvenuto sigarette di contrabbando.

L’edificio è pericolante e in parte crollato, il proprietario non lo mette in sicurezza. E intanto da due mesi i puntelli per sorreggere la facciata occupano la Ravegnana, con ripercussioni anche sul traffico, che deve procedere a senso unico alternato.

È assurda la vicenda che riguarda l’edificio al civico 888 sulla statale, a Coccolia: un rudere privato che tiene in scacco il traffico, ha già creato danni e al cui interno sono state rilevate anche attività illecite. Perché non solo da maggio ci sono stati due crolli che hanno sepolto pure tre auto parcheggiate in una corte privata e di proprietà dei vicini, non solo il Comune ha intimato al proprietario di agire, non solo c’è dell’amianto, ma dentro al rudere la polizia locale ha anche rinvenuto 50 chili di sigarette, ritenute di contrabbando. Online si vocifera che il proprietario sia all’estero, non rintracciabile: di sicuro c’è che non ha fatto ciò che Palazzo Merlato gli aveva ordinato.

L’immobile è abbandonato da tempo, in visibile degrado. Risulta di un 46enne straniero. A metà maggio c’è un primo crollo, una porzione non visibile dalla strada: sul posto intervengono i vigili del fuoco. A inizio giugno il sindaco, considerata la situazione di degrado dell’immobile, emette un’ordinanza: per "prevenire pericoli alla pubblica incolumità" dichiara che all’interno non può entrare nessuno se non personale autorizzato, avverte che la responsabilità per eventuali danni a persone o cose "comporteranno la sola ed esclusiva responsabilità della proprietà" e ordina al proprietario "l’installazione di una recinzione invalicabile munita di cartelli di avvertimento", "di intervenire nell’immediatezza con tutti i mezzi necessari atti alla messa in sicurezza del fabbricato procedendo, mediante un tecnici abilitato, alla puntellazione", di presentare all’Ausl "un piano di bonifica e smaltimento per la rimozione della copertura in cemento amianto" e di "incaricare un ingegnere o architetto abilitato per effettuare una valutazione della sicurezza" entro 60 giorni. Un periodo che è trascorso: intanto c’è stato un altro crollo, la polizia locale ha trovato all’interno 50 chili di sigarette con materiale di confezionamento per il probabile contrabbando e da metà luglio la Ravegnana è a senso unico alternato per i puntelli necessari per mettere in sicurezza la facciata.

Quindi, ora? "Si provvederà all’esecuzione d’ufficio a spese dei contravventori – si legge nell’ordinanza –, oltre che alla denuncia" per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e omissione di lavori in edifici che minacciano la rovina. Tradotto in parole povere, ora il Comune provvederà da solo alla bonifica dell’immobile, con una parziale o totale demolizione, e si rifarà delle spese sul proprietario. "Lui non ha provveduto, quindi ci stiamo lavorando noi – spiegano da Palazzo Merlato –. L’interesse primo è l’incolumità pubblica. Ciò che ci sta facendo impiegare più del previsto è che il cavo della linea elettrica che serve Coccolia è attaccato alla facciata, quindi vanno concordate azioni con Enel. Allo stesso modo lì vicino ci sono anche le tubature del gas, che andranno protette: occorre coordinarsi anche con i gestori. Contiamo di intervenire nel giro di qualche settimana".

Sara Servadei