
Il ritorno del menestrello: "Giustizia è stata fatta. Ora ricomincio a suonare"
Forse quella tuta arancione che pure nella nebbia fitta si vede bene. Di sicuro la chitarra. Il menestrello - al secolo Werther Bartoletti - è pronto a tornare a calcare il palcoscenico della strada già da domani. La segnalazione per attività di spettacolo su strada, riguarda in particolare l’intersezione tra via Cavour e via Barbiani, in pieno centro. Era da un po’ che il nostro non si affacciava alla ribalta cittadina. Tutto a causa di una grossa grana penale.
Il nostro, difeso dall’avvocato Andrea Maestri, era finito a processo con le accuse di violenza privata (su un genitore) e minacce (alla barista che nell’occasione lo aveva filmato con il proprio cellulare). La prima accusa era da subito caduta perché mancava la querela del diretto interessato. Sulla seconda, il sentiero si presentava più impervio. Tanto che a metà luglio scorso, la procura aveva chiesto al giudice onorario Tommaso Paone una condanna a 5 mesi per quell’episodio datato 25 maggio 2019: nell’occasione il menestrello aveva perso le staffe dopo che un bambino si era avvicinato troppo al suo strumento di lavoro (la chitarra): ed era arrivato a colpire il padre del bimbo alla schiena poiché ritenuto colpevole di non avere saputo tenere a bada il proprio figlio.
Il caso del menestrello, troppo molesto per taluni, apprezzato da altri tanto che un giorno, passando, De Gregori lo aveva sentito cantare e lo aveva invitato a un suo concerto, aveva fatto il giro dei canali social dopo che le bariste del Caffè Letterario di via Diaz, da tempo ai ferri corti con lui, avevano filmato quella sfuriata.
Subito dopo la assoluzione di luglio, il suo legale aveva manifestato tutta la propria soddisfazione: "Formula piena che riabilita la persona, il cittadino, l’artista di strada", aveva scandito. E aveva messo nel mirino il Comune assieme ad altre istituzioni ravennati: "Trattato come un reietto dall’amministrazione, con un regolamento comunale restrittivo a differenza di altre città come Rimini o Bologna dove Bartoletti ha potuto esibirsi in questi anni, esiliato da Ravenna. E dalla polizia locale, ingiustamente colpito da revoca dell’autorizzazione a esibirsi, daspo urbano. E poi dalla questura con una misura di prevenzione personale. Ha subito minacce sui social, gli è stata tolta quella che in quegli anni era la sua unica fonte di sostentamento. Possiamo dire che giustizia è fatta".
Ora strada e data ci sono, manca dunque solo lo spartito.